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Ex consigliere di Aria Spa: “Fontana e Moratti sapevano che il portale non era adatto per vaccini”

I vertici di Regione Lombardia volevano organizzare la campagna vaccinale tramite il portale di Poste Italiane fin dall’inizio ma, dato che non era pronto, a febbraio hanno deciso di utilizzare quello di Aria Spa, pur sapendo che “non era nato per assolvere questo genere di necessità” e in pochi giorni non poteva “essere utilizzato in modo efficiente”. A scriverlo è Mario Mazzoleni, membro dimissionario del CdA di Aria, spiegando di aver avvertito Attilio Fontana e Letizia Moratti che il portale non avrebbe funzionato. La replica di Palazzo Lombardia: “Sono aspetti tecnici che non attengono all’attività della Giunta regionale”.
A cura di Simone Gorla
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I vertici di Regione Lombardia volevano organizzare la campagna vaccinale tramite il portale di Poste Italiane fin dall'inizio ma, dato che non era pronto, a febbraio hanno deciso di utilizzare quello di Aria Spa, pur sapendo che "non era nato per assolvere questo genere di necessità" e in pochi giorni non poteva "essere utilizzato in modo efficiente". A scriverlo è Mario Mazzoleni, docente di economia all'università di Brescia e consigliere di amministrazione dimissionario di Aria Spa, in una lettera inviata a Daniele Biacchessi, direttore editoriale di Giornale Radio. All'indomani della richiesta di dimissioni da parte del governatore Attilio Fontana per i gravi disservizi provocati dalla piattaforma web per le prenotazioni dei vaccini, il membro del CdA della centrale acquisti regionale ha detto la sua verità.

Nella lettera Mazzoleni spiega che "risulta oggettivamente che la Regione abbia ritenuto di doversi avvalere del portale delle Poste (portale definito da più parti consono per il tipo di azione massiva che si dovrebbe attivare) cercando fino dal mese di gennaio (e per tutto il mese di gennaio) di attivare il proprio programma appoggiandosi a questo portale. Risulta oggettivamente che fino alla prima settimana di febbraio questa strada era quella percorsa dalla Regione".

Poi qualcosa non ha funzionato: "Il fatto che il portale delle Poste non fosse in grado allora di adeguarsi alle richieste della Regione è un dato ormai acclarato. Si è perso un mese? Chi lo ha perso?", chiede l'ex consigliere, che aggiunge: "Se il portale di Poste non è stato messo in condizioni di rispondere alle esigenze del piano regionale lombardo pur avendo i tecnici di quell'azienda tutto il mese di gennaio, e se gli stessi tecnici essendo al lavoro dal giorno in cui l'Assessora Moratti – 7 marzo – ne ha dichiarata la volontà di adozione, ancora non ne hanno potuto assicurare l'utilizzo, è accettabile pensare che un portale non nato per assolvere questo genere di necessità(quello di Aria spa) possa essere stato messo in condizioni in pochi giorni di essere utilizzato in modo efficiente?".

In un'intervista al quotidiano La Stampa, lo stesso Mazzoleni ha rincarato la dose spiegando di aver avvertito Fontana e Moratti del problema, perché "persino un bambino di sei anni capirebbe che una piattaforma che opera sia con una parte digitale che con una manuale, crea dei problemi". 

Secca la replica da Palazzo Lombardia, secondo cui i problemi nella piattaforma informatica di Aria per la gestione delle vaccinazioni sono "aspetti tecnici che non attengono in alcun modo all'attività dei rappresentanti della Giunta regionale impegnati nel ruolo politico e amministrativo".

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