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Eseguita l’autopsia sulla neonata morta in casa, ma la causa del decesso è ancora da chiarire

Il medico legale ha già eseguito l’autopsia sul corpo della bimba di 2 mesi morta in casa. Tuttavia, ha chiesto più tempo per poter chiarire cosa ha ucciso la neonata e se il decesso si poteva evitare in qualche modo.
A cura di Enrico Spaccini
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La mamma, non ancora 30enne, l'aveva adagiata sul suo lettino dopo la poppata di metà mattina per farla riposare. Quando è tornata a controllarla, si è accorta che la sua bambina di appena due mesi di vita non respirava più. La donna, allora, ha chiamato i soccorsi ma all'arrivo dei medici la neonata era già deceduta. Sul suo corpo è già stata eseguita un'autopsia che, per il momento, ha potuto solo escludere la presenza di segni evidenti di percosse o violenze di ogni tipo. Resta, quindi, da chiarire cosa abbia ucciso la bambina.

Serve più tempo per chiarire le cause del decesso

Intanto, il sostituto procuratore Alessio Bernardi ha iscritto nel registro degli indagati il nome della madre della piccola, una 29enne bresciana, e il nonno di 51 anni. Un atto dovuto per poter ricorrere all'autopsia che non ha ancora chiarito tutti gli aspetti della vicenda. Il medico legale ha chiesto del tempo in più per poter rispondere con maggiori dettagli al pm Bernardi circa le cause del decesso, avvenuto nella mattinata di giovedì 29 dicembre, e se questo si poteva evitare in qualche modo.

Gli esami sono stati effettuati all'ospedale di Verona. La bambina, infatti, è risultata positiva al Covid-19 e nella provincia veneta c'è uno dei pochi laboratori di medicina legale del nord attrezzato per poter eseguire autopsie su persone morte con il coronavirus. In attesa di ulteriori chiarimenti, la Procura ha già firmato il nullaosta per la sepoltura e restituito il corpo alla madre.

Per quanto riguarda gli altri tre figli della donna, il Tribunale di Brescia ha eseguito un provvedimento di allontanamento temporaneo che risulterebbe essere precedente alla morte della bambina.

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