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Ennesimo incendio nell’ex residence abbandonato a Milano: è il terzo da inizio anno

È scoppiato, ancora una volta, un incendio all’interno dell’ex Residence Jolly di via Cavezzali, a Milano, a causa di un allacciamento abusivo alla rete elettrica cittadina: 22 gli evacuati e 3 le persone intossicate, che non hanno avuto bisogno di cure ospedaliere. Le fiamme sono divampate nella notte.
A cura di Francesca Del Boca
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Ormai uno tra tanti. È scoppiato, ancora una volta, un incendio all'interno dell'ex Residence Jolly di via Cavezzali, a Milano, a causa di un allacciamento abusivo alla rete elettrica cittadina: 22 gli evacuati e 3 le persone intossicate, che non hanno avuto bisogno di cure ospedaliere. Le fiamme sono divampate nella notte di venerdì 7 aprile.

L'incendio nel gennaio 2023

Solo a gennaio, un altro episodio simile. In quel caso i Vigili del fuoco hanno scortato decine di abusivi fuori dal palazzo, vero e proprio buco nero di illegalità a lato di via Padova (quartiere Turro). Le fiamme e il fumo avevano infatti ormai invaso il quarto piano dell'edificio, dove erano stati ammassati rifiuti prodotti in anni di degrado e abbandono: sei squadre di vigili del fuoco, in quell'occasione, avevano lavorato per oltre due ore, per domare le fiamme e gestire l'evacuazione di circa 55 persone che dormivano all'interno dello stabile.

L'ex residence Jolly a Milano

La palazzina di via Cavezzali, traversa di via Padova, è ormai più volte finita sotto i riflettori della cronaca per storie di degrado, criminalità e illegalità di ogni genere. Durante un blitz della polizia, nel 2018, all'interno dei 208 miniappartamenti del condominio al civico 11 erano stati trovati covi di spacciatori, piccoli criminali, prostitute.  

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Un degrado lungo ormai due decenni. "È evidente che la situazione sia totalmente fuori controllo tra degrado, cumuli di rifiuti abbandonati, risse, spaccio, abusivismo e disturbo della quiete pubblica", la denuncia dei consiglieri di minoranza. "È intollerabile che ci siano parti della città totalmente abbandonate a sé stesse, creando dei veri e propri "buchi neri" dove i residenti sono costretti a vivere tra insicurezza e degrado".

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