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“Edith non esiste più”: l’ultimo messaggio della donna che ha ucciso la figlia di 2 anni a Cisliano

“Edith non esiste più”: è il messaggio mandato all’ex marito dalla donna di 41 anni che questa notte è stata trovata dai carabinieri nella sua casa di Cisliano, nel Milanese, ferita e priva di sensi con accanto il corpo senza vita della figlia di due anni. Ora è ricoverata in ospedale a Magenta. Si attende l’autopsia per fare luce sulle cause della morte della bimba: l’ipotesi degli investigatori è che possa essere stata soffocata.
A cura di Simone Gorla
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Un ultimo messaggio all'ex marito per dirgli che "Edith non esiste più". Poi la corsa disperata dei carabinieri, entrati dalla finestra nella speranza di poter salvare la bimba di due anni. Ma nella casa di Cisliano (Milano) i militari hanno trovato la piccola già priva di vita e la madre, P.C., 41 anni, priva di coscienza e con ferite alle braccia.

È questa la prima ricostruzione della tragedia avvenuta questa notte nella cittadina a sud-ovest di Milano. Dopo la chiamata del 45enne padre della bambina, i carabinieri di Abbiategrasso sono arrivati in via Mameli e hanno trovato la casa chiusa dall'interno. Dopo aver forzato la finestra hanno trovato la bambina morta sul letto. La madre è stata portata all'ospedale di Magenta, le sue condizioni non sono gravi ma sarebbe sotto choc e non in grado di rispondere alle domande degli investigatori. Gli esami tossicologici sono risultati negativi, al momento non sono stati presi provvedimenti a suo carico ed è ricoverata, non in stato di fermo. Sarà l'autopsia a dare maggiori dettagli sulle cause della morte della bambina. Il medico legale alla prima ispezione non ha rinvenuto segni di violenza sul corpo della bimba, che per gli investigatori potrebbe essere stata soffocata. Sul posto è presente il pm di turno della Procura di Pavia.

Secondo quanto riferito da alcuni testimoni la donna, che ha altri due figli di 11 anni avuti da una precedente relazione e affidati al padre, sarebbe stata vittima di maltrattamenti nel recente passato. Non risulterebbero però denunce presentate. Lei stessa sul suo profilo Facebook scriveva poche ore prima del dramma "una bella persona non percuote e picchia nessuno" e "caro marito vai a denunciami ancora per calunnia e diffamazione. Denunciami ancora per sequestro di minore. Édith è la mia bambina". Saranno ora gli inquirenti a capire cosa sia accaduto nella notte e le cause della tragedia.

(Ha collaborato Davide Arcuri)

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