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Drone russo sorvola il centro di ricerca Ue sul Lago Maggiore: l’ipotesi che sia stato un falso allarme

La Procura di Milano, che sul caso aveva aperto un fascicolo per spionaggio politico e militare con finalità terroristiche, sta ora valutando l’ipotesi che il drone segnalato dai radar del Joint Research Centre a Ispra sia stato in realtà un falso allarme causato da interferenze esterne.
A cura di Alice De Luca
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Immagine di repertorio
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Potrebbe non esserci stato nessun drone e nessun pilota russo. Potrebbe essere stato solo un grande falso allarme il caso scoppiato a fine marzo, quando i radar del Joint Research Centre a Ispra, sul lago Maggiore, avevano segnalato almeno sei passaggi di un presunto drone di fabbricazione russa sopra all'istituto di ricerca europeo. La procura di Milano, guidata da Marcello Viola, aveva aperto un fascicolo per spionaggio politico e militare, aggravato dalla finalità di terrorismo. Delle indagini si erano occupati i Carabinieri del Ros, coordinati dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Alessandro Gobbis. Ora però sembra concretizzarsi l'ipotesi che si sia trattato solo di un errore.

Lo supporrebbe un'indagine interna del centro di ricerca, riportata dal quotidiano Libero, nella quale verrebbe spiegato che il radar "potrebbe essere stato ingannato da onde elettromagnetiche prodotte da apparecchi interni, come i sensori antincendio" e che si sarebbe trattato, quindi di un "falso allarme causato da interferenze esterne". Gli investigatori non hanno ancora redatto la relazione conclusiva delle indagini, ma pare che anche i Carabinieri stessero indagando su possibili "falsi positivi". Un elemento che aveva fatto propendere per questa ipotesi era il fatto che il captatore aveva segnalato un altro sorvolo del presunto drone anche dopo che era stata diffusa la notizia dell'apertura delle indagini.

In relazione all'episodio, il portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier aveva dichiarato: "Non abbiamo osservato alcuna violazione da parte di droni della no-fly zone sopra il sito di Ispra della Commissione, né siamo a conoscenza di alcuna specifica minaccia alla sicurezza correlata".

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