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Dopo anni di offerte a 4 euro all’ora, finalmente trova lavoro: “Non mi sono arresa allo sfruttamento”

Elisa (nome di fantasia) è una donna di 61 anni che è riuscita a trovare occupazione a Milano. La sua storia nasconde mesi di offerte di lavori saltuari e con retribuzioni bassissime. Per questo Fanpage.it, ha scelto di condividere il suo racconto proprio per mostrare come sia complessa la ricerca di un lavoro: “Tutti hanno il diritto di avere un lavoro dignitoso a qualunque età e con qualunque cv”.
A cura di Ilaria Quattrone
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La nostra redazione riceve lettere e testimonianze relative a storie che riguardano il mondo del lavoro. Decidiamo di pubblicarle non per dare un'immagine romantica del sacrificio, ma per spingere a una riflessione sulle condizioni e sulla grande disparità nell'accesso a servizi essenziali. Invitiamo i nostri lettori a scriverci le loro storie cliccando qui.

Elisa (nome di fantasia) è una donna di 61 anni che è riuscita a trovare lavoro a Milano. La sua storia si è conclusa con un lieto fine, ma dietro nasconde mesi di offerte di occupazioni saltuarie e con retribuzioni bassissime. Per questo Fanpage.it, ha scelto di condividere il suo racconto proprio per mostrare come sia complessa e piena di ostacoli la ricerca di un lavoro.

"Sono laureata in Legge a pieni voti, parlo tre lingue fluentemente sia nello scritto che nell'orale, so usare ottimamente il pc, i gestionali e i tools informatici. Ho vissuto per anni nel Nord Europa quindi fra l'altro ho un mindset europeo e internazionale. Sono tornata a Milano da un po' di tempo per restare, dato che comunque sono pur sempre cittadina e contribuente italianissima", ha spiegato la 61enne.

Da quando è rientrata nel capoluogo meneghino ha inviato per mesi "centinaia e centinaia di Cv al giorno tramite i noti siti di ricerca di lavoro". Ha però spiegato che, prima di trovare l'offerta che ha accettato, è stata contattata "come operatrice telefonica di call center pur sottopagata (4 euro all'ora) esclusivamente con tipologie contrattuali surreali, per un Paese civile, come "occasionale a ritenuta d'acconto".

"Una volta mi ha chiamato una di quelle note ditte di servizi fiduciari e receptionist (quelle commissariate dalla Procura per intenderci, note per condizioni di lavoro da caporalato) che mi ha proposto un contratto a 4 euro e 65 cent lordi orari per 12 ore consecutive al giorno (sabati e domeniche incluse) al fine di raggiungere uno stipendio almeno dignitoso". E ancora: "Dodici ore al giorno senza pause neppure per mangiare, qualcosa di totalmente disumano. Pure per andare in bagno dovevi portarti il device per aprire i cancelli e restare in bagno il meno possibile perché la reception altrimenti restava scoperta, senza aria condizionata d'estate col caldo milanese a 40 gradi e l'obbligo di divisa con tanto di cravatta. Oggettivamente, con tutta la buona volontà, il terzo giorno io ho presentato dimissioni, perché lavorare al caldo per 12 ore senza pause neppure per andare in bagno o per mangiare, a 4 euro e 65 cent lordi -ripeto lordi- orari, secondo me era da schiavismo".

"Esiste qui in Italia un radicato e diffusissimo fenomeno di vero e proprio razzismo e discriminazione gravissima verso soprattutto le lavoratrici donne di età superiore ai 40 anni, è veramente vergognoso. Visto che in Italia è obbligatorio lavorare fino ai 67 anni, se non addirittura ai 71 se non hai abbastanza anni di contributi, le Società dovrebbero essere costrette per legge ad assumere tutti senza discriminazione di età. E ad assumere con Ccnl, pagando i contributi e dando un minimo di stabilità lavorativa".

"Tutti hanno il diritto di avere un lavoro dignitoso a qualunque età e con qualunque cv. Mi chiedo: se questo è accaduto a me che sono laureata e con esperienza professionale di prestigio, a persone con meno formazione o esperienza cosa succede?".

Alcune settimane fa ha poi raccontato a Fanpage.it di aver ricevuto una offerta come operatrice commerciale telefonica "occasionale a ritenuta d'acconto pagata a 45 giorni 500 euro al mese per trenta ore settimanali. Si tratta di un contratto di un solo mese. Non ho accettato. Ho deciso di dire no a questo tipo di proposte magari, in questo modo, smetteranno di farne anche ad altri. Ho continuato quindi a cercare e inviare curriculum. Proprio oggi mi hanno comunicato che sono stata assunta con un contratto co.co.co. a norma di legge con una retribuzione adeguata. Inizierò il prossimo mese. Ci sarò un mese e mezzo di prova".

"A chi cerca lavoro consiglio di rifiutare proposte che non sono degne di essere accettate, di cercare in qualche modo di qualificarsi e mandare curriculum a tappeto. Credo inoltre che serva un intervento a livello legislativo per far assumere uomini e donne da 45 anni in su, soprattutto donne. E ne servirebbe un altro sulle tipologie di contratti perché le persone adulte che hanno casa e famiglia hanno bisogno di un minimo di stabilità".

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