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Donna disabile licenziata dopo 24 anni di lavoro: reintegrata

Domenica è una donna di 50 anni che ha lavorato per 24 anni per la stessa azienda. A fine gennaio, le era stata inviata una lettera dove le veniva comunicato che sarebbe stata aperta una procedura di licenziamento perché considerata “non idonea alla sua mansione”. La lavoratrice è stata reintegrata.
A cura di Ilaria Quattrone
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Domenica è una cinquantenne, alla quale a fine gennaio è stata inviata una lettera lungo la quale le è stato comunicato che era stata aperta una procedura di licenziamento perché "non idonea alla mansione". La donna ha lavorato per più di vent'anni per l'azienda St Microeletronics e precisamente nella sede di Agrate Brianza (Monza e Brianza). Alcuni anni fa ha scoperto di avere una malattia: ha infatti un'invalidità del 67 per cento e per questo motivo è in categoria protetta. All'epoca dei fatti, è stata trasferita in un altro reparto. Dopo due anni e mezzo, come aveva spiegato a Fanpage.it, aveva chiesto "di essere equiparata ai miei colleghi, che mi venisse riconosciuto il livello impiegatizio. Da lì, è partito il mio inferno".

La donna era stata ricollocata nello stesso reparto in cui era stata esonerata

L'azienda ha poi deciso di ricollocarla nel reparto produttivo dove nel 2006 era stata esonerata: "Ho avuto un malore e sono stata trasferita in ospedale. Ho presentato un ricorso ad Ats che mi ha dato ragione. Considerate le mie patologie, i reparti produttivi non sono compatibili con il mio stato di salute". L'azienda ha poi risposto che si sarebbe presa un periodo di riflessione per cercare una nuova mansione, ma dopo tre mesi e mezzo – durante i quali le sono stati concessi i permessi retribuiti – ha ricevuto una raccomandata dove la informavano di avviare una procedura di licenziamento.

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Domenica dovrà essere reintegrata dalla sua azienda

All'epoca dei fatti, Domenica si era rivolta ad alcuni sindacati: Rsu, Usb e Uilm. Le organizzazioni avevano poi proclamato uno sciopero. Sul caso si era esposto anche il senatore del Movimento 5 Stelle Bruno Marton che aveva presentato un'interrogazione al ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il partito comunista italiano era sceso in piazza e il partito democratico aveva mostrato solidarietà.  Insomma il caso aveva sollevato attenzione e diverse polemiche. Nella giornata di oggi, martedì 19 marzo, è stata data notizia che l'azienda ha fatto marcia indietro e l'ha reintegrata.

Simona Cavarra, Coordinatrice della Uilm all'interno della Rsu del sito St Agrate Brianza, ha dichiarato a Fanpage.it: "Dopo una lunga battaglia della Uilm insieme a Usb, sono soddisfatta del risultato. La lavoratrice stava subendo un'ingiustizia. È stato vergognoso, inoltre, l'atteggiamento delle altre sigle delle Rsu che si sono completamente astenute dall'iniziativa dal difendere i suoi diritti. Credo che non abbiano fatto il loro lavoro da sindacalisti. Ringrazio infine Marco Fumagalli, consigliere di Regione Lombardia del Movimento 5 Stelle".

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