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Don Corsani accusato di aver inviato messaggi sessuali a un minore, perché è stato estinto il reato

L’ex prete e responsabile di una rsa di Sesto San Giovanni Gabriele Corsani ha ottenuto l’oblazione, dopo averla già richiesta in passato, che estingue il reato di molestie telefoniche. Il don avrebbe inviato messaggi “dal contenuto sessualmente esplicito” a un minorenne volontario. Eviterà quindi il processo con il pagamento di 258 euro e un risarcimento del danno alla parte civile.
A cura di Vittoria Brighenti
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Immagine di repertorio
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Un ex prete responsabile della residenza sanitaria per anziani "La Pelucca" di Sesto San Giovanni a Milano ha ottenuto l'oblazione che estingue il reato di molestie telefoniche a un minorenne. Il sacerdote, che avrebbe inviato messaggi con contenuto sessuale esplicito, ha fatto sapere che le frasi in questione erano in realtà "goliardiche".

Dopo aver richiesto l'oblazione, accolta dal giudice, il 56enne pagherà 258 euro e risarcirà la vittima. L'oblazione è un modo previsto dalla legge per evitare il processo e per estinguere il reato e consiste nel pagamento di una somma allo Stato.

La ricostruzione della vicenda

Gabriele Corsani è un ex prete e ex responsabile della residenza sanitaria per anziani di Sesto San Giovanni "La Pelucca". Quando era ancora sacerdote, don Corsani avrebbe inviato messaggi "dal contenuto sessualmente esplicito" a un minorenne che faceva volontariato nella casa di riposo. Il ragazzo si trovava lì dopo aver ricevuto una sospensione scolastica a causa di una rissa con un compagno di scuola.

Il don, difeso dall'avvocato Girolamo De Rada, aveva chiesto di essere ammesso all'oblazione ma il giudice aveva rifiutato per la gravità dell'azione. Questa mattina, mercoledì 29 ottobre, il 56enne si è fatto interrogare all'udienza preliminare davanti al giudice. Il prete ha sostenuto che le molestie erano semplicemente "frasi goliardiche" e poi ha chiesto nuovamente l'oblazione, questa volta accolta.

Che cos'è l'oblazione

L'oblazione è un modo previsto dalla legge italiana di chiudere un procedimento penale minore e consiste nel pagamento di una somma allo Stato. Il reato si estingue e il processo si evita senza condanna. In questo caso, l'ex prete dovrà risarcire il danno al ragazzo che ha subito le molestie, oltre che una somma di 258 euro. Stando a quanto ricostruito, sul conto del don sono emersi anche precedenti. Il 56enne era infatti già stato accusato per violenza sessuale su un ex allievo nel 2013, condannato in primo grado e poi assolto in appello.

Educatore sotto processo

Nel caso c'è anche un altro uomo. Daniele Cannone, un 41enne di Cinisello Balsamo, è uno degli educatori della casa di riposo che faceva da tutor al minorenne e ad un altro ragazzino. L'uomo è accusato di violenza sessuale per aver palpeggiato i due ragazzini nelle parti intime. I fatti risalirebbero al 2024, quando le due vittime avevano 14 e 16 anni. Lui si dice innocente e non ha chiesto riti alternativi. Il giudice l'ha rinviato a giudizio e verrà processato a febbraio al Tribunale di Monza.

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