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Denuncia un maneggio per presunti maltrattamenti sui cavalli: Nicole Berlusconi assolta dall’accusa di calunnia

Nicole Berlusconi, figlia di Paolo e nipote dell’ex premier Silvio, è stata assolta dall’accusa di calunnia. Nel 2023 aveva denunciato per maltrattamenti un maneggio di Mapello (Bergamo), ma l’indagine era stata archiviata.
A cura di Enrico Spaccini
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Nicole Berlusconi
Nicole Berlusconi

È stata assolta dall'accusa di calunnia Nicole Berlusconi, figlia di Paolo e nipote dell'ex presidente del Consiglio Silvio. Nell'aprile del 2023 la 36enne aveva denunciato per presunti maltrattamenti di animali il centro ippico Cà del Pianone di Mapello (in provincia di Bergamo), ma le successive verifiche avevano escluso eventuali irregolarità e l'indagine era stata archiviata. Ieri, giovedì 18 dicembre, si è tenuta invece l'udienza del processo nella quale Berlusconi compariva come imputata per calunnia e nella quale lo stesso pubblico ministero ha chiesto la sua assoluzione affermando che "la situazione poteva trarre in inganno".

Il blitz di Berlusconi al maneggio di Mapello risale al 14 aprile 2023. Quel giorno la 36enne, fondatrice e presidente dell'associazione Islander impegnata nella tutela dei cavalli maltrattati, era entrata nel centro ippico per registrare video e scattare foto per documentare le condizioni di alcuni animali. La nipote dell'ex presidente del Consiglio aveva segnalato, con un esposto in Procura, un cavallo molto magro, sdraiato a terra, con una ferita al garretto posteriore, all’interno di un box senza lettiera e con parassiti sul manto e altri equini poco in carne.

Quel giorno Micaela Asia Antali, presidente del Cà del Pianone, aveva trovato Berlusconi all'interno del maneggio e le aveva chiesto cosa stesse facendo. La stessa 36enne aveva, poi, chiamato i carabinieri per un sopralluogo e aveva fatto entrare due veterinari privati. Successivamente, i militari avevano contattato l'Ats e il 17 aprile erano stati svolti altri accertamenti. Tutte quelle verifiche, però, avevano escluso eventuali irregolarità nella gestione del maneggio e i cavalli risultavano seguiti e nutriti correttamente. Per questo motivo, non è mai stato adottato alcun provvedimento e il fascicolo aperto in Procura per presunti maltrattamenti è stato archiviato.

A sua volta, Berlusconi è finita a processo con le accuse di calunnia, violazione di domicilio e interferenze illecite nella vita privata. Per quanto riguarda la calunnia, nell'udienza del 18 dicembre diversi testimoni hanno spiegato che le condizioni dei cavalli potevano "trarre in inganno" e la stessa Berlusconi, difesa dagli avvocati Guido Carlo Alleva ed Elio Giannangelo, aveva denunciato convinta della sussistenza dei maltrattamenti. Di parere opposto, invece, l'avvocata Ramona Licalzi che rappresenta i gestori del maneggio costituiti parte civile. Secondo la legale, la 36enne "ha attivato correttamente i controlli, ma non ha atteso l’esito degli accertamenti prima di diffondere il materiale". La giudice Laura Garufi ha comunque deciso di assolvere Berlusconi dall'accusa di calunnia.

Per quanto riguarda la violazione di domicilio, le interferenze illecite e la diffamazione per i post pubblicati sui social contro il maneggio, i due fratelli Antali hanno accettato 10mila euro a testa per fare estinguere il reato "a titolo di acconto". La vicenda potrebbe, quindi, proseguire in sede civile.

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