video suggerito
video suggerito

Dario Crippa sta tornando in Italia: chi è il 25enne tra gli ultimi italiani della Flotilla trattenuti in Israele

Ieri, domenica 6 ottobre, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato il ritorno in Italia degli ultimi 15 italiani della Global Sumud Flotilla fermati dalle forze armate israeliane. Tra loro anche Dario Crippa, figlio dell’assessora ai Servizi per l’infanzia con delega alla Pace del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi.
A cura di Giulia Ghirardi
0 CONDIVISIONI
Dario Crippa
Dario Crippa

Dario Crippa sta tornando in Italia. La notizia è arrivata poco dopo 20:30 di ieri, domenica 5 ottobre, al termine del 35° giorno di presidio, organizzato in piazza Matteotti (Bergamo) a sostegno degli attivisti della Global Sumud Flotilla ancora trattenuti in carcere in Israele. A darne notizia è la mamma, l’assessora ai Servizi per l’infanzia con delega alla Pace del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi: "Ci ha chiamato l’Unità di crisi: Dado torna a casa".

Il rientro in Italia di Dario Crippa

Mentre l'assessora Marchesi veniva informata dall'Unità di crisi dell'imminente rientro del figlio in Italia, anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ne ha dato notizia sui social attraverso un post su X: "Gli ultimi 15 italiani della Flottilla rimasti in Israele partiranno domani (oggi, ndr) con un volo charter per Atene. Saranno assistiti dalla nostra Ambasciata sia alla partenza e poi in Grecia nel trasferimento verso l’Italia".

Chi è Dario Crippa: dall'arresto al rientro in Italia

Dario Crippa ha 25 anni, vive ad Amsterdam dove studia Neuroscienze ed è l'unico attivista bergamasco a essersi imbarcato sulla Global Sumud Flotilla. L'1 ottobre scorso è arrivata la notizia del suo arresto da parte di Israele. "Da mamma sono preoccupatissima, ma anche orgogliosa di mio figlio e delle persone di questo movimento che con coraggio vogliono portare aiuti in una situazione non più sostenibile", aveva commentato la mamma e assessora del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi. "Dario l’ho sentito l’ultima volta mercoledì alle 19: era teso, ma molto lucido. Ci siamo detti quello che avremmo dovuto fare in caso di arresto: chiamare l’ambasciata, diffondere i suoi video".

Oggi, lunedì 6 ottobre, dopo quasi una settimana trascorsa nel carcere di Ketziot, nel deserto del Negev in Israele, il 25enne sta tornando a casa. "Sono preoccupato perché non mi fido completamente delle autorità israeliane: le ritengo delle schegge impazzite", ha commentato la notizia il padre, Paolo Crippa. "Però sono grato per la solidarietà che abbiamo ricevuto in città e dalla comunità: tante associazioni ci hanno espresso la loro vicinanza, amici, nostri ex compagni di scuola, gli scout dei quali Dario fa parte. Senza tutto questo, non ce l'avremmo fatta".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views