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Da oggi in vigore il Dpcm insieme alle ordinanze regionali: cosa cambia in Lombardia

In Lombardia il Dpcm firmato dal presidente del Consiglio, entrato in vigore da mezzanotte, si somma alle limitazioni già introdotte dalle ordinanze regionali per contrastare la diffusione del Coronavirus. È un doppio livello di restrizioni quello che i cittadini lombardi devono affrontare da oggi: coprifuoco dalle 23 alle 5, chiusura dei centri commerciali nel weekend, didattica a distanza oltre alla chiusura dalle 18 di ristoranti e bar e allo stop di palestre, piscine, teatri e cinema.
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A cura di Simone Gorla
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È in vigore dalla mezzanotte di oggi il Dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che introduce nuove restrizioni agli orari di apertura di locali, ristoranti, palestre e centri sportivi. La nuova stretta si somma in Lombardia alle ordinanze regionali firmate la scorsa settimana per limitare la diffusione del Coronavirus, che avevano introdotto il coprifuoco dalle 23 alle 5, oltre alla chiusura dei centri commerciali e alla didattica a distanza per le scuole superiori. Ecco come cambia per i lombardi e cosa si potrà fare d'ora in poi.

Dpcm e ordinanze regionali: le doppie limitazioni della Lombardia

A integrazione del nuovo Dpcm valido dal 26 ottobre al 24 novembre, in Lombardia restano in vigore, fino al 13 novembre, le disposizioni introdotte dal decreto del ministro della Salute  e le ulteriori restrizioni previste dalla contestuale ordinanza (la n.623) di Fontana e dei sindaci lombardi.

Ecco tutte le restrizioni valide da oggi in Lombardia:

  • limitati gli spostamenti: su tutto il territorio regionale dalle 23 alle 5 è possibile uscire con autocertificazione solo per motivi di lavoro, salute, necessità o urgenza;
  • limitata l'apertura delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali nel fine settimana;
  • vietato il consumo di bevande alcoliche su suolo pubblico, compresi parchi, giardini e ville;
  • didattica a distanza per tutte le scuole superiori e gli istituti tecnici professionali già in grado di effettuarla. Riorganizzazione e ingressi scaglionati per tutti gli altri istituti;
  • didattica a distanza raccomandata anche per le Università;
  • chiusura di bar e ristoranti alle 18 anziché alle 23;
  • stop a palestre, piscine e centri sportivi;
  • chiusura di teatri e cinema;
  • chiusura degli impianti di sci;

Resta valida la raccomandazione di uscire solo ove necessario, quindi per motivi di studio o lavoro o di salute, e di evitare di accogliere persone in casa.

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