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Cusano Milanino, gli operai in cima alla gru per protesta sono scesi dopo quattro ore di trattativa

I quattro operai in cima a un gru per protesta sono scesi dopo quasi quattro ore di trattativa. Gli operai, tutti originari dell’Egitto, insieme al loro datore di lavoro e ad altri colleghi, lamentavano il non pagamento dell’azienda appaltatrice per il loro cantiere a Cusano Milanino. L’accordo è stato trovato grazie anche all’intervento dei carabinieri.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono scesi dopo quattro ore di trattativa con i carabinieri e l'azienda appaltatrice i quattro operai saliti in cima alla gru alta 50 metri questa mattina alle 7 nel cantiere dove sono impegnati a costruire un palazzo a Cusano Milanino. Come spiegano i carabinieri a Fanpage.it, a protestare c'era tutta l'azienda: quattro operai in cima alla gru e il datore di lavoro che faceva da loro portavoce giù. Tutti, che fanno parte dell'azienda subappaltatrice, attendono ancora un ultimo pagamento dell'azienda appaltatrice che per il bonifico attendeva di completare alcuni controlli in cantiere.

Dopo quattro ore di trattativa si è raggiunto un accordo

Alla fine grazie all'intervento dei carabinieri si è raggiunto un accordo: l'azienda appaltatrice ha versato una somma di denaro, promettendo che l'ultimo bonifico sarà effettuato una volta completati i controlli. I carabinieri hanno fatto sapere che gli operai hanno deciso così di scendere: sono stati raggiunti dai vigili del fuoco che li hanno messi in sicurezza prima di iniziare la discesa della gru. Il timore è che dopo quattro ore sotto il sole gli operai avrebbero rischiato molto se fossero scesi senza dispositivi di sicurezza.

Anche nei mesi scorsi episodi simili

Un episodio simile era successo lo scorso ottobre a Milano: anche allora alcuni operai, stanchi di non ricevere lo stipendio, avevano optato per un gesto estremo come questo con la speranza di poter cambiare le cose. I quattro lavoratori erano saliti sul tetto di un edificio in via Galileo Ferraris 1, alla periferia Nord di Milano, tra le zone di Cenisio e Monumentale. L'obiettivo della loro azione era quello di smuovere l'azienda subappaltatrice dei lavori a pagare gli stipendi arretrati. Altri casi simili erano accaduti sia in tempi pre pandemici sia durante l'emergenza sanitaria quando il virus ha messo a dura prova la situazione economica di molte aziende.

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