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Corrado Paroli accusato della morte della madre, gli esiti dell’autopsia: “Morta per soffocamento”

Sono arrivati i primi esiti dell’autopsia svolta sul corpo di Margherita Colombo, la 73enne trovata senza vita nella sua casa di Cassina Valsassina (Lecco) con a fianco il figlio la mattina del 19 novembre 2024: “La morte sarebbe avvenuta per soffocamento e non per un’overdose di psicofarmaci”.
A cura di Giulia Ghirardi
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La morte sarebbe per soffocamento e non per un’overdose di psicofarmaci. Questo è quanto emerso dai primi esiti effettuati dal medico legale che ha eseguito l’autopsia sul corpo di Margherita Colombo, la 73enne trovata senza vita nella sua casa di Cassina Valsassina (Lecco) nella mattinata del 19 novembre 2024. La donna è stata trovata seduta su una poltrona, come addormentata, senza tagli o ferite sul corpo. Accanto a lei, in condizioni gravissime, ma ancora vivo, c'era il figlio 48enne Corrado Paroli.

A differenze di quanto ipotizzato inizialmente dagli inquirenti, la morte della donna sarebbe da riqualificare come morte indotta da un'azione violenta. Tesi che sembrerebbe essere confermata anche da alcuni "segni di costrizione" rilevati sul corpo della donna. Alla luce di queste informazioni si aggrava – di fatto – la posizione del figlio che, al momento, si trova in carcere con l'accusa di omicidio aggravato, sospettato di aver provocato la morte della madre. In occasione dell'interrogatorio, però, l'uomo aveva raccontato che la madre sarebbe morta a seguito dell'assunzione di una tisana con un mix di psicofarmaci.

In seguito all'arresto, Corrado Paroli aveva negato tutte le accuse per affermare, invece, che sarebbe stato "l'unico che avrebbe dovuto farla finita", al culmine di un periodo di difficoltà personale, tra la gestione dei figli minorenni con l'ex moglie e la nuova vita nell'appartamento di famiglia con la madre malata da accudire in seguito a una brutta caduta. In più, alle spalle una vicenda giudiziaria dalla quale l'uomo non si era mai del tutto ripreso: una condanna a 2 anni e 6 mesi per lo scandalo "Rimborsopoli" insieme all'ex suocero Stefano Galli, consigliere regionale leghista vicinissimo al Senatùr Umberto Bossi.

Oggi, giovedì 19 maggio, con l'arrivo dei primi esiti dell'autopsia sul corpo della madre la sua condizione potrebbe peggiorare nuovamente. L'uomo sarà risentito dagli inquirenti ai quali dovrà dare spiegazione alla luce di queste nuove informazioni.

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