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Coronavirus, la Lombardia aumenta i posti in terapia intensiva: 33 ricoverati con età media 64 anni

Regione Lombardia attiva posti letto nelle terapie intensive per prepararsi a un eventuale aumento dei malati gravi per il Coronavirus. Al momento i numeri sono stabili (33 ricoverati in terapia intensiva la sera del 29 settembre). Al momento su 17 ospedali hub sul territorio solo sei strutture hanno pazienti Covid in rianimazione. L’età media è di 64 anni, il più giovane è un 16enne (in ospedale per altre patologie non legate al virtus e poi risultato positivo), il più anziano ha 86 anni.
A cura di Simone Gorla
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Immagine di repertorio
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I numeri sono stabili da settimane e la situazione resta sotto controllo. Ma la Lombardia si prepara a un eventuale accelerata del contagio e attiva nuovi posti letto in terapia intensiva, pronti per essere usati in caso di peggioramento della situazione, nei reparti dedicati ai pazienti Covid-19.

Al momento su 17 ospedali hub per il Coronavirus previsti sul territorio lombardo dal piano regionale, solo sei strutture hanno attivato posti in terapia intensiva. Si tratta degli Spedali Civili di Brescia (sei pazienti in rianimazione, tutti intubati), dell'ospedale Niguarda di Milano (quattro ricoverati, tutti intubati), il Policlinico di Milano (cinque pazienti di cui tre intubati), l'ospedale Sacco (sei pazienti, cinque intubati), il San Gerardo di Monza (sei ricoverati, tutti intubati), il San Matteo di Pavia (sei pazienti di cui cinque intubati).

Al momento, stando all'aggiornamento di martedì 29 settembre, sono 33 i pazienti in rianimazione in Lombardia. L'età media è di 64 anni, il più giovane è un 16enne (che si trova però in rianimazione per altre patologie non legate al coronavirus), il più anziano ha 86 anni. Nei giorni scorsi il numero di letti occupati era salito a 38, vicino al limite dei posti attivati (40), e per questo l'assessorato regionale al Welfare ha chiesto l'attivazione di altri posti per prepararsi in caso di rapido aumento dei numeri. La situazione resta comunque ben lontana dai 1.200 ricoverati in rianimazione raggiunti durante il piccolo primaverile dalla pandemia.

Negli ultimi giorni in Lombardia sono stati 27 i nuovi ricoveri in ospedale, a fronte di 15 dimissioni. L'aumento dei posti occupati è quindi di 12 unità. I nuovi ingressi si sono registrati soprattutto al Sacco (8 pazienti), a Cremona (3 pazienti), nella Asst Valle Olona, nella Asst Santi Paolo e Carlo, all'Humanitas (2 pazienti). Un ricovero a Lecco, Mantova, Monza, Pavia, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, a Niguarda, al San Raffaele, al Mater Domini e nella Asst Sette Laghi.

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