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Femminicidio-suicidio nel Bresciano: taglia le vene a un’amica, resta accanto al cadavere per ore e poi si suicida

Un operaio 50enne e una donna di 45 anni sono stati trovati senza vita in un appartamento di Lonato del Garda (Brescia). I carabinieri hanno avviato le indagini, l’ipotesi è che possa essersi trattato di un omicidio-suicidio. Domani, 4 aprile, sarà eseguita l’autopsia.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Un uomo di 50 anni e una donna di 45 anni sono stati trovati senza vita in un appartamento a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, nella tarda serata di ieri, martedì 2 aprile. A dare l'allarme è stato un vicino di casa, il quale avrebbe notato sangue sul terrazzino. I carabinieri della Compagnia di Desenzano arrivati sul posto, nell'abitazione in via Madonna della Scoperta, hanno trovato i due corpi senza vita in bagno con le vene dei polsi recise. Come appreso da Fanpage.it, a morire per prima sarebbe stata la 45enne, di origini cinesi, a causa delle ferite ai polsi che non si sarebbe inferta da sola. L'uomo, un operaio bresciano, sarebbe morto poche ore più tardi per i tagli ai polsi.

I due di certo si frequentavano e potrebbero aver avuto una relazione sentimentale, ma non è ancora chiaro se fossero d'accordo nel compiere il gesto. Il pm Alessio Bernardi ha disposto l'autopsia che sarà eseguita nella mattinata di domani, giovedì 4 aprile. L'ipotesi degli inquirenti è che si sia trattato di femminicidio-suicidio, ma non sarebbero stati trovati messaggi che spiegassero il gesto. Al momento non c'è alcun elemento che possa far ipotizzare la presenza di una terza persona sulla scena del delitto.

Stando a quanto emerso dai primi accertamenti, la morte dei due risalirebbe ad alcuni giorni fa, probabilmente tra il lunedì di Pasquetta e martedì. L'appartamento era di proprietà dell'uomo che, dopo che la 45enne era deceduta a causa delle ferite ai polsi, avrebbe girato per casa per diverse ore fino al sopraggiungere della sua morte per dissanguamento. Sulla dinamica, però, sono ancora in corso le indagini dei carabinieri. La donna, comunque, non avrebbe segni evidenti di violenza sul corpo.

La casa, dove il 50enne si era trasferito da circa un mese, è un trilocale su due piani ora posto sotto sequestro. Macchie di sangue sono state trovate sul pavimento di diverse stanze, mentre diverse lame compatibili con le ferite delle vittime sono state trovate in bagno e repertate.

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