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Consiglieri denunciano la merceria di Milano che espose il cartello: “Israeliani sionisti non sono benvenuti qui”

Lo scorso 21 maggio una merceria di via Statuto a Milano ha esposto il cartello che recitava: “Gli israeliani sionisti non sono benvenuti qui”. Oggi, 26 maggio, i consiglieri comunali Daniele Nahum e Gianmaria Radice, insieme a Emanuela Bresner, hanno denunciato i titolari del negozio.
A cura di Enrico Spaccini
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Il cartello esposto dalla merceria e la denuncia presentata dai consiglieri Daniele Nahum e Gianmaria Radice
Il cartello esposto dalla merceria e la denuncia presentata dai consiglieri Daniele Nahum e Gianmaria Radice

I consiglieri comunali Daniele Nahum e Gianmaria Radice, insieme a Emanuela Bresner, hanno sporto denuncia contro la merceria di via Statuto in zona Moscova, a Milano, che lo scorso 21 maggio aveva esposto un cartello scritto in ebraico con la frase: ‘Gli israeliani sionisti non sono benvenuti qui‘. "Il clima è preoccupante e denuncerò ogni episodio di antisemitismo e discriminazione razziale o basata sulla nazionalità che si verificherà in città", ha spiegato Nahum uscendo dalla Questura.

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Il caso era esploso sui social dopo che Roberto Della Rocca, membro della Camera di commercio israelo-italiana, aveva pubblicato un post su Facebook che ritraeva l'entrata di una merceria milanese. Tra i vari adesivi e fogli, tra cui uno che riportava la scritta ‘Stop the war‘ con la bandiera della Palestina, ne era spuntato un altro che riportava la frase scritta in ebraico. Il testo è stato tradotto ed è stato interpretato come la "solita insalata dovuta a malafede di matrice antisemita".

Il titolare dell'esercizio aveva spiegato che con ‘Gli israeliani sionisti non sono benvenuti qui‘ non si riferiva "agli ebrei, che non è vero che non sono ben voluti" ma che quel cartello doveva essere la manifestazione del fatto di essere "contro il massacro, contro la strage dei poveri civili palestinesi". Il 22 maggio, quando ormai quelle parole avevano attirato l'attenzione di tanti, anche a livello politico, i gestori della merceria hanno deciso di rimuovere il cartello "per nostra sicurezza".

Nella mattinata di oggi, lunedì 26 maggio, i consiglieri milanesi (gruppo dei Riformisti) Nahum e Radice si sono presentati in Questura per sporgere denuncia contro la merceria. "Il cartello presuppone una forma di discriminazione", ha dichiarato Radice, "l'obiezione che un esercizio privato possa scrivere quello che gli pare cozza la Costituzione. Si parla di un cartello che testimoni la presa di posizione del titolare, che è liberissimo di averla, ma dal momento in cui parla di israeliani parla di un fattore discriminante".

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