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Consigliere comunale di Monza legge il monologo di Antonio Scurati sul 25 Aprile, il centrodestra abbandona l’aula

Durante la seduta del 22 aprile, il consigliere monzese Tullio Parrella ha letto il monologo di Antonio Scurati sul 25 Aprile. Mentre parlava, la minoranza di centrodestra ha lasciato l’aula. “Una vera e propria allergia”, ha commentato l’assessora alla Cultura Arianna Bettin.
A cura di Enrico Spaccini
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Il Consiglio comunale di Monza durante l'intervento di Tullio Parrella (foto da Instagram) e, a destra, Antonio Scurati (foto da LaPresse)
Il Consiglio comunale di Monza durante l'intervento di Tullio Parrella (foto da Instagram) e, a destra, Antonio Scurati (foto da LaPresse)

La minoranza di destra nel Consiglio comunale di Monza ha abbandonato l'aula quando ieri, lunedì 22 aprile, durante la seduta il consigliere Tullio Parrella (esponente di Azione) ha recitato il monologo di Antonio Scurati sul 25 Aprile che lo scrittore avrebbe dovuto leggere al programma Che sarà di Rai3 condotto da Serena Bortone. "Credo più di tutti nel valore della libertà, quella libertà tanto cara alla destra almeno a parole", ha premesso il consigliere, "ed è proprio per tutelare una delle libertà più importanti, la libertà di stampa, che leggerò il testo che a Scurati non è stato permesso di leggere dal Governo di destra in carica".

L'episodio è stato riportato da Parrella attraverso un post Facebook, nel quale ha condiviso il testo del suo discorso che ha preceduto la lettura del monologo, e anche dall'assessora alla Cultura di Monza Arianna Bettin (lista La Sinistra Civica Ambientalista). "Una vera e propria allergia", ha commentato con un post su Instagram, "altrimenti non si spiega il rifiuto non solo a pronunciare, ma persino ad ascoltare parole di antifascismo".

Secondo Bettin, il fatto che sia la "destra moderata" che "quella estrema" abbiano "rinnegato la partecipazione alla Resistenza e ad aver bollato la festa della liberazione nazionale dal nazifascismo come ‘divisiva", non è solo "mancanza di rispetto, ma qualcosa di più angosciante". Per l'assessora, infatti, si tratta di "un modus operandi consolidato che accomuna la base al vertice: quando non riescono a mettere a tacere le idee, si sottraggono. O tappano le bocche, o si tappano le orecchie".

Insomma, il gesto della destra monzese è stata interpretata dall'assessora Bettin come "una scelta che li colloca inevitabilmente dalla parte sbagliata della storia", ricordando che "la Liberazione è divisiva solo per chi ha nostalgia del Fascismo". Per Parrella, invece, lo stop al monologo di Scurati e, infine, l'uscita dei consiglieri di minoranza solleva una questione: "È un Governo liberale o illiberale?".

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