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Ultime notizie sull'omicidio di Laura Ziliani

Confessano le figlie di Laura Ziliani, il sindaco di Temù: “Ci aspettiamo una giusta condanna”

A Fanpage.it il sindaco di Temù Giuseppe Pasina commenta gli sviluppi del caso Ziliani: le figlie della ex vigilessa e Mirto Milani hanno confessato l’omicidio. “Ora ci aspettiamo una giusta condanna”.
A cura di Giorgia Venturini
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Per un anno il paese di Temù è stato sotto i riflettori, da quando l'8 maggio del 2021 scompare l'ex vigilessa Laura Ziliani trovata poi morta due mesi dopo sulle rive del fiume. Cosa sia successo è spiegato nelle carte della Procura dello scorso settembre quando in manette erano finite le figlie Silvia e Paola e il fidanzato della maggiore (ma amante anche della minore) Mirto Milani. Poche ore fa è arrivata anche la loro confessione. Adesso tutta Temù ripercorre l'intero anno di indagini.

Le parole del sindaco Giuseppe Pasina

A Fanpage.it Giuseppe Pasina, il sindaco del paese del Bresciano, precisa: "Siamo felici che si è conclusa la vicenda. Alla fine tutto si è concluso come abbiamo previsto noi. Fin da subito infatti abbiamo sempre sostenuto che Laura non era stata vittima di un incidente in montagna". Poi aggiunge: "Tutta la cittadinanza si aspetta una giusta condanna per i tre indagati che hanno confessato l'omicidio. Spero solo che la loro confessione non sia una mossa difensiva per cercare di salvarsi in qualche modo durante il processo. Che non scarichino la colpa su altri". Il primo cittadino di Temù fa inoltre sapere che attende l'avvio del processo per costituire il paese parte offesa: "Chiederemo un pagamento dei danni. I soldi li devolveremo a chi fin da subito si è concentrato sulle ricerche".

Cosa è successo la notte dell'8 maggio di un anno fa

Quella sera Laura Ziliani aveva lasciato Brescia per raggiungere le figlie Silvia e Paola a Temù, dove l'ex vigilessa è proprietaria di diversi appartamenti. Era la festa delle mamma e per l'occasione in frigorifero c'era una torta. Il giorno dopo Laura scompare misteriosamente. Sono proprio le due figlie a chiamare le forze dell'ordine dichiarando che la madre era uscita per un'escursione e non aveva fatto più ritorno. Da lì a poco erano partire le ricerche, interrotte qualche giorno dopo. Le figlie in tv in lacrime disperate chiedono alla madre di tornare. Gli investigatori non sono convinti e a distanza di dieci giorni dalla scomparsa iniziano a indagare su di loro. Le manette per i tre indagati scattano lo scorso 24 settembre per l'accusa di omicidio, a poco più di un mese dal ritrovamento del corpo. Secondo quanto sostenuto dalla Procura, i tre avrebbero prima sedato la madre mettendo dei farmaci all'interno di una tisana e poi l'hanno soffocata. Le cause della morte sono state anche confermate dall'autopsia. Ora, a distanza di un anno le due figlie e Mirto Milani hanno confessato. A breve per loro inizierà il processo.

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