Come è stato scoperto l’uomo travestito dalla madre morta per ritirare la sua pensione a Mantova

I peli sul collo e sul mento, il trucco troppo pesante e una voce dal suono decisamente maschile, nonostante gli sforzi per camuffarla. Sono stati i segnali d'allarme che hanno insospettito un'impiegata comunale di Borgo Virgilio (Mantova), la cui segnalazione ha smascherato una truffa portata avanti da tempo e, soprattutto, ha permesso di effettuare una macabra scoperta: il figlio disoccupato di un'anziana, deceduta nel 2022 e tenuta ormai mummificata in due sacchi a pelo in casa, da ben tre anni si spacciava per lei per incassarne la pensione.
I sospetti dell'impiegata comunale
Il 57enne, ex infermiere nel Mantovano, è stato ora arrestato dalla polizia locale con l'accusa di occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso in atto pubblico. Ma questo è stato possibile solo attraverso i sospetti di un'impiegata dell'Ufficio Anagrafe del Comune, dove l'uomo si era recato qualche giorno fa per rinnovare la carta d'identità della madre. "La signora che si è presentata la scorsa settimana somigliava molto a quella della foto del documento, ma c’era qualcosa che non convinceva l’impiegata", ha raccontato il sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti al Corriere della Sera. A suonare strano sono stati il cerone sul volto, da cui sembrava spuntare un accenno di barba. E poi lo smalto rosso sulle mani, non certo quelle di un'anziana di 85 anni, la voce, la corporatura robusta, il collo troppo largo.
Le indagini della polizia locale
La donna, così, si è rivolta agli agenti della vicina stazione di polizia locale, che hanno avviato un'indagine per vederci chiaro. E, con poche semplici verifiche, è stato facile risalire alla terribile verità. La donna, arrivata in macchina all'appuntamento all'anagrafe del paese, in realtà non aveva la patente, e non poteva dunque guidare.
L’ufficio anagrafe ha quindi contattato nuovamente il 57enne chiedendogli di raggiungere gli uffici per completare la procedura. Tuttavia, quando l'uomo – di nuovo travestito da madre defunta – si è presentato, ad attenderlo c'erano diversi agenti della locale. È in quel momento che l'uomo si è visto costretto ad ammettere di essere il figlio della donna per cui aveva richiesto il rinnovo del documento d'identità. "Gli agenti, a quel punto gli hanno chiesto di fare un sopralluogo nell’abitazione della madre", sempre il primo cittadino. "Così hanno ispezionato la casa e trovato un cadavere mummificato in una stanza".
Il cadavere mummificato della madre

La donna, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, è morta nel 2022, all'età di 82 anni. Il suo corpo è stato rinvenuto vicino a un armadio della lavanderia, all'interno di un involucro di grosse dimensioni composto da due sacchi a pelo. Aperto tale involucro, avvolto con più strati di lenzuola, è stato scoperto il cadavere in evidente stato di mummificazione, dal quale l'ex infermiere aveva tolto i liquidi con una siringa in modo che non si decomponesse e emettesse cattivi odori.
È a questo punto che il pm ha richiesto l’intervento dei carabinieri del nucleo investigativo di Mantova per eseguire i rilievi tecnici del caso. Nel frattempo, il cadavere è stato portato alle camere mortuarie dell’ospedale Carlo Poma di Mantova per gli accertamenti medico-legali volti all’individuazione delle cause e della data esatta della morte dell'anziana.
La truffa da tremila euro al mese
Stando alle prime ipotesi degli investigatori, il 57enne avrebbe occultato il cadavere della madre per ricevere la consistente pensione mensile della madre, comprensiva della reversibilità della pensione del padre, medico del posto deceduto anni fa. Su queste basi, l'uomo è stato ritenuto responsabile dei reati di occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso in atto pubblico. Sono in atto gli accertamenti necessari per quantificare l’importo eventualmente truffato all’INPS, cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 3mila euro al mese.