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Code chilometriche davanti alle farmacie per i tamponi: “Importante sforzo, stiamo facendo il massimo”

Code chilometriche fuori dalle farmacie, ma anche fuori dai laboratori e drive through: a Milano – e non solo – è corsa al tampone: “Stiamo facendo il massimo con spirito di sacrificio e ottima professionalità”, spiega a Fanpage.it Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia.
A cura di Ilaria Quattrone
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Fonte: Facebook
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In questi giorni a Milano – come in tutte le altre città italiane – stiamo assistendo a una corsa al tampone. In diversi punti del capoluogo meneghino è il caos: code chilometriche fuori dalle farmacie, ma anche fuori dai laboratori, dalle cliniche e dai drive through. Ieri, per esempio, il traffico intorno all'ospedale Buzzi – dove è allestito un drive through dedicato ai tamponi per i bimbi dai sei mesi ai sei anni – era in tilt. Le motivazioni di queste lunghe code fuori dai centri allestiti per i tamponi sono diverse: la necessità di avere un green pass base per accedere ai posti di lavoro, l'aumento dei contagi nelle scuole e infine l'avvicinarsi delle vacanze natalizie che comportano cene e visite ad anziani genitori.

Le richieste aumentate dopo il 6 dicembre

"Siamo facendo il massimo e penso che stiamo dando un bel servizio", ha detto a Fanpage.it la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca commentando così il lavoro svolto dalle farmacie: "Dal 15 ottobre, con l'introduzione dell'obbligo di green pass sui posti di lavoro, c'è stato un aumento importante. Con le ulteriori disposizioni, partite dal 6 dicembre, le richieste sono incrementate di tanto. È aumentata anche la preoccupazione e l'ansia: in vista delle cene di Natale – continua Racca – e delle visite agli anziani, tutti vogliono essere sicuri anche se hanno la terza dose".

La questione scuola

A tutto questo si aggiunge anche la questione scuola: "Prima non c'erano le classi – afferma Racca a Fanpage.it -. Andando a scuola, basta un positivo affinché tutti vengano tamponati perché poi con un secondo positivo scatta la Dad". La presidente non nasconde le difficoltà, ma sottolinea il lavoro che le farmacie stanno svolgendo in questo periodo: "Io penso che le farmacie stiano facendo il massimo. In questo momento Regione e Governo ci chiedono questo servizio, che noi stiamo facendo con spirito di sacrificio e ottima professionalità. Non è solo nostra la difficoltà, ma di tutti. Noi dal canto nostro, cerchiamo di farvi fronte: siamo sempre aperti e stiamo facendo un importante sforzo e, secondo me, ce la stiamo facendo. In Regione sono più di 1.700 quelle che fanno i tamponi e diamo la nostra disponibilità massima. Purtroppo ci sono le code, ci sono tantissimi positivi e anche la circolazione di questa nuova variante, non aiuta".

Garantite anche le altre prestazioni

Racca garantisce a Fanpage.it che le farmacie oltre a eseguire i tamponi, continuano a svolgere tutte le altre prestazioni: "Queste continuano a essere la nostra priorità. Inoltre, oltre a fare i tamponi, garantiamo la tracciatura. Dopo aver fatto i test, inviamo i risultati a Regione. Siamo il primo presidio del sistema sanitario e partecipiamo alla tracciatura delle persone sane e malate". Il futuro rimane comunque incerto: non si sa se dopo le vacanze natalizie, la situazione si calmerà:" Purtroppo il virus non è stato sconfitto. È una questione che non riguarda solo l’Italia, la Lombardia, Milano, Napoli o Roma, ma è una questione mondiale".

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