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Ci sono due nuovi casi di West Nile in Lombardia: sono stati registrati a Milano e Pavia

Sono stati registrati due nuovi casi del virus West Nile (WNV) in Lombardia. Si tratta di due donne di 38 e 66 anni che vivono a Milano e Pavia. La 66enne è attualmente ricoverata. Nessuna delle due sembrerebbe essere in pericolo di vita o in gravi condizioni.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sono stati registrati due nuovi casi del virus West Nile (WNV) o virus del Nilo accidentale in Lombardia. Si tratta di due donne di 38 e 66 anni che vivono a Milano e Pavia. La 66enne è attualmente ricoverata. La 38enne invece, come comunicato da Ats Città Metropolitana di Milano, non è stata ricoverata e sta bene. Come possibile esposizione a rischio c'è anche un soggiorno all’estero. Nessuna delle due sembrerebbe essere in pericolo di vita o in gravi condizioni. In Lombardia la sorveglianza e il contenimento del virus è coordinato tra Regione, Ats locali, Comuni e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna. I due casi di queste ultime ore si aggiungono a quelli registrati in diverse Regioni italiane. Attualmente sono stati registrati sette decessi: uno a Novara, tre nel Lazio e tre in Campania.

Come riportato sul sito dell'Istituto superiore di Sanità, la febbre West Nile non si trasmette da persona a persona e tramite il contatto con le persone infette. La maggior parte delle persone infette, inoltre, non mostra alcun sintomo:

Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari.

I sintomi possono essere più gravi tra gli anziani e le persone con fragilità.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

A Fanpage.it, il virologo Fabrizio Pregliasco ha spiegato che "questa patologia un tempo esotica è diventata ormai endemica in Italia. I casi ci sono da diversi anni, dal 2008. Negli ultimi abbiamo avuto la segnalazione di 400 casi e anche diversi morti, ogni anno e ogni estate, a causa di questa patologia". L'esperto ha poi specificato che la situazione sta peggiorando in Italia e per questo motivo non bisogna minimizzare i rischi ed è necessaria "una sorveglianza sempre più ampia e precisa".

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