Chiesta l’archiviazione per La Russa jr, l’avvocato si oppone: “È stata violenza sessuale, non va archiviato”

"È stata violenza sessuale, non va archiviato". A ribadirlo è Stefano Benvenuto, l'avvocato dell’allora 22enne che ha denunciato di violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, e l’amico dj Tommaso Gilardoni, per fatti avvenuti nella notte tra il 18 e il 19 maggio 2023, quando dalla discoteca si erano trasferiti a casa La Russa. Benvenuto chiede che si vada avanti nel processo anche per la violenza sessuale, appellandosi alla gip Rossana Mongiardo perché rigetti la decisione dei pm.
"Non vi è in atti la prova che gli indagati pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà" della giovane "nel compiere gli atti sessuali", avevano infatti scritto i magistrati nelle motivazioni della richiesta di archiviazione delle indagini per la presunta violenza sessuale a carico del figlio di Ignazio La Russa. Per i pm non si è trattato quindi di stupro, ma "soltanto" di revenge porn dal momento che, per entrambi, c'è l’accusa di aver diffuso video sessualmente espliciti della vittima senza il suo consenso.
Di fronte a tale spiegazione, il legale della ragazza si era detto perplesso. "Per i nostri consulenti di parte specializzati in tossicologia forense è pacifico che la ragazza coinvolta, avendo fatto assunzione di cocaina, benzodiazepine, alcol e altre sostanze, non sia stata assolutamente in grado di autodeterminarsi", aveva spiegato a riguardo Benvenuto. "Detta conseguenza, a detta dei periti di parte, può insorgere fin dalla prima mezz'ora dell'ultima assunzione. Ritengo che queste riflessioni e concatenazioni d'eventi debbano essere necessariamente valutati in un attento vaglio dibattimentale alla presenza di tutte le parti coinvolte. Questi motivi mi indurranno al deposito tempestivo dell'opposizione alla proposta di archiviazione della procura competente. Per noi il caso non è finito qui".
Come promesso dal legale, nelle prossime ore avverrà il deposito dell’opposizione alla richiesta di archiviazione, un provvedimento di 40 pagine in merito al quale sarà chiamata a decidere la gip Rossana Mongiardo dopo aver fissato un’apposita udienza.