Chiesta la conferma della condanna a 3 anni e 7 mesi per Lucarelli e Apolloni, i calciatori accusati di stupro di gruppo

È stata chiesta oggi a Milano la conferma della condanna di primo grado a 3 anni e 7 mesi di carcere per i due giovani calciatori Mattia Lucarelli, figlio dell'ex attaccante Cristiano, e Federico Apolloni, accusati assieme a tre loro amici di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa statunitense.
Secondo quanto si apprende, la richiesta sarebbe stata avanzata dal sostituto procuratore generale Massimo Gaballo nel corso dell'udienza del processo in abbreviato che si sta celebrando a porta chiuse davanti alla Corte d'Appello. Gaballo oltre a sottolineare che la pena inflitta dal gup è il "minimo edittale", ha proposto anche di confermare la sentenza del gup per i coimputati: 2 anni e 8 mesi di reclusione per uno, e per gli altri due 2 anni e 5 mesi. La ragazza, invece, avrebbe revocato la sua costituzione di parte civile in quanto è stata risarcita, con una somma congrua, del danno patito.
Lucarelli e Apolloni erano stati arrestati il 20 gennaio 2023 su richiesta della pm Alessia Menegazzo. Secondo quanto ricostruito dalle indagini i due, insieme a tre amici, avrebbero conosciuto nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2022 una studentessa americana, allora ventiduenne, all'interno della discoteca Il Gattopardo, zona corso Sempione. Poi, dopo averla condotta all'interno dell'appartamento di Lucarelli in Porta Romana, il gruppo avrebbe abusato sessualmente di lei, approfittando dell'interesse che la 22enne provava per Apolloni. "Non era goliardia, hanno carpito in maniera subdola e sottile il consenso della ragazza nella piena consapevolezza del suo stato di alterazione" dovuto a una massiccia assunzione di alcol, ha scritto il gup nelle motivazioni che hanno portato alle condanne per violenza sessuale di gruppo.
I due calciatori hanno respinto le accuse, riconoscendo soltanto di aver avuto un comportamento "inappropriato" e di aver usato un "linguaggio volgare". Si ritorna in aula per gli interventi delle difese il prossimo 16 marzo. La sentenza è attesa per il 24 marzo.