Chiara Ferragni in tribunale a Milano per il Pandoro Gate: cosa accadrà oggi in aula

Nella giornata di oggi, martedì 25 novembre 2025, si sta svolgendo un'altra udienza nell'ambito del processo per truffa aggravata che vede, tra gli imputati, l'imprenditrice digitale Chiara Ferragni. I casi finiti sotto indagine sono quelli relativi a una presunta pubblicità ingannevole avvenuta per la promozione del Pandoro Pink Christmas e per le uova di Pasqua "Sosteniamo i Bambini delle Fate" Dolci Preziosi. Ferragni è presente in aula, ma è arrivata ben presto per evitare di essere ripresa dalle telecamere. Per truffa aggravata, si rischia una pena di reclusione da uno e a cinque anni e il pagamento della multa da euro 309 a euro 1.549. Alla prima udienza, Ferragni aveva dichiarato che la sua "è una fase difficile di vita".
Durante l'udienza di oggi, il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il pubblico ministero Cristian Barilli chiederanno, davanti al giudice Ilio Mannucci Pacini, la condanna. I difensori di Ferragni, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, dovrebbero parlare nella prossima udienza che si svolgerà il 19 dicembre. Oltre alla requisitoria dell'Accusa, il giudice cercherà di risolvere la questione sulla richiesta di essere parte civile presentata dall'associazione "La casa del consumatore". Ferragni aveva offerto 5mila euro all'associazione a titolo di risarcimento e al fine di evitare che si costituisse parte civile. Cifra che è stata però respinta. La sentenza invece sarà prevista per il prossimo 14 gennaio.
Oltre a Ferragni, sono accusati l'ex braccio destro Fabio Damato e il presidente di Cerealitalia‑ID Francesco Cannillo. Entrambi chiederanno di poter accedere al rito abbreviato. Sono cadute invece le accuse per Alessandra Balocco, amministratrice delegata dell'omonima azienda che è deceduta quest'estate.
Le accuse
I casi imputati a Ferragni risalgono al 2021 e al 2022. Stando a quanto ricostruito dai militari del Guardia di Finanza, in particolare dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, l'influencer avrebbe ingannato i consumatori con pubblicità ingannevole. Per l'Accusa il pezzo di vendita dei due prodotti – Pandoro e uova di Pasqua – non comprendeva la beneficenza che invece è stata pubblicizzata. Per gli inquirenti, sarebbero stati quindi ottenuti ingiusti profitti per circa 2.2 milioni di euro. In particolare i consumatori sarebbero stati indotti all'errore perché convinti che acquistando i prodotti avrebbero finanziato delle raccolte fondi.
Nel caso del Pandoro Pink Christimas, la società di Ferragni avrebbe incassato poco più di un milione per pubblicizzare l'iniziativa benefica quando la società aveva già versato 50mila euro a favore dell'ospedale.
In prima battuta, Ferragni è stata condannata a pagare una multa dall'Antitrust. All'epoca, l'influencer aveva pubblicato un video parlando di "un errore di comunicazione". Errore di cui però non è convinta la Procura. Successivamente il Codacons aveva presentato esposti in diverse Procura. L'associazione, che tutela i consumatori, aveva poi ritirato la denuncia dopo un accordo con l'influencer.
Le altre parti civili
Oltre all'associazione Casa del Consumatore, avevano presentato richiesta di costituirsi parti civili sia l'associazione Adicu che una pensionata di Avellino, la 76enne Adriana. Quest'ultima è stata risarcita in via extragiudiziale: le sono stati versati cinquecento euro. Dopo il risarcimento, ha quindi ritirato la richiesta. Anche Adicu, dopo aver ricevuto un assegno transattivo, ha ritirato l'istanza. A seguito dell'inchiesta, tra multe, risarcimenti e altre attività, Ferragni ha sborsato oltre tre milioni di euro.