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Chi era Andrea Bossi, l’operaio 26enne ucciso a coltellate nel suo appartamento a Cairate

Andrea Bossi è stato trovato senza vita nel suo appartamento a Cairate (Varese) nella mattinata di sabato 27 gennaio. Il 26enne si era trasferito lì da poco e lavorava come operaio.
A cura di Enrico Spaccini
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Andrea Bossi (foto da Facebook)
Andrea Bossi (foto da Facebook)

Si chiamava Andrea Bossi, il 26enne trovato senza vita nel suo appartamento a Cairate, nel Varesotto, nella mattinata di sabato 27 gennaio. A dare l'allarme sono stati alcuni vicini dopo aver sentito rumori e urla provenire dall'abitazione al civico 1 di via Mascheroni, ma all'arrivo dei carabinieri Bossi era già deceduto. Le numerose ferite da arma da taglio trovate sul corpo del 26enne fanno pensare a un omicidio, anche se i punti da chiarire sono ancora numerosi.

Andrea Bossi, l'operaio di Fagnano Olona

Andrea Bossi (foto da Facebook)
Andrea Bossi (foto da Facebook)

Non era da molto tempo che Bossi viveva nella zona periferica di Cairate, piccolo paese nel basso Varesotto. Originario di Fagnano Olona, il 26enne lavorava come operaio operaio nell'officina Cfg Carpenteria Meccanica e risulta fosse incensurato. L'ultima foto che è stata pubblicata sul suo profilo Facebook risale al 2018 e lo vede in posa con alcuni contanti in mano e un paio di bottiglie di champagne. Non è stato ancora accertato se Bossi viveva solo in quell'appartamento, o se aveva un coinquilino.

I carabinieri della Stazione di Fagnano Olona sono stati i primi a raccogliere l'allarme lanciato dai vicini di casa di Bossi. Una chiamata al 112 parlava di rumori che facevano pensare a una lite violenta. Arrivati in via Mascheroni, i militari, poi raggiunti dai colleghi di Busto Arsizio, hanno trovato il corpo di Bossi senza vita e ricoperto di sangue.

Si indaga per omicidio: sentiti i vicini

Dai primi accertamenti, è stato possibile per gli investigatori individuare diverse ferite da arma da taglio. La posizione di queste e la loro profondità, ha fatto escludere nel giro di poche ore l'ipotesi del gesto volontario.

La Procura di Busto Arsizio, che coordina le indagini, ha aperto un fascicolo per omicidio. Gli inquirenti hanno già iniziato a sentire i vicini del 26enne, con l'intento di scoprire se qualcuno è stato visto entrare o uscire da quell'appartamento nelle ore prossime all'omicidio.

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