Chi era Alessandro Regazzoni, morto precipitato in montagna: “Quando sono in cima sento la gioia di vivere”

È stato ritrovato dopo alcune ore di ricerche Alessandro Regazzoni, il 33enne uscito per una escursione sabato 19 novembre sul Pizzo Cavregasco, in provincia di Como, a 2.535 metri quando è precipitato in un canale. Inutili per lui qualsiasi tentativo di soccorso.
Il corpo trovato in un canale
A dare l'allarme sono stati i famigliari del ragazzo che non vedendo più tornare a casa si sono preoccupati. Subito sono stati attivati i soccorritori della stazione di Dongo del soccorso alpino, XIX delegazione lariana, e gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza. Fondamentale è stato l'utilizzo di un elicottero e il segnale di gps che ha permesso di geolocalizzare il cellulare del 33enne.
I soccorritori lo hanno trovato dopo alcune ore in un dirupo: il corpo è stato possibile riconsegnarlo alla famiglia solo nel primo pomeriggio di domenica. A causa della zona molto impervia, il recupero non è stato facile. Intanto in queste ore la Procura di Como deciderà se intervenire con un'autopsia.
I messaggi social degli amici
Tanti i messaggi degli amici sul suo profilo Facebook. Tutti lo ricordano come un ragazzo che amava la montagna. C'è chi scrive in un post: "Ora scalerai la montagna più alta del paradiso".
Un'altra amica scrive postando la foto di una gita in montagna: "Era il 26 marzo 2022. E ora non ci sei più. Ma un uomo non se ne andrà mai dal cuore di chi lo ricorda. Dicevi quel giorno, prima di raggiungere la cima del Piz d’Agnel: ‘Ho passato momenti difficili, a tutti capita …ma…quando sono in montagna, sento la gioia di vivere, la commozione nell’essere buono e il sollievo nel dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché sono vicino al cielo, e il panorama, lì, è sempre fantastico!'. Le tue parole, per sempre nel mio cuore ciao Rega".