106 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Chi è Sergei Polunin, il ballerino con il tatuaggio di Putin che rischia di non esibirsi a Milano

Il danzatore ucraino, classe 1989, è stato paragonato a Nurejev e Barishnikov. Ma spesso il “Cigno Nero” del balletto classico si è trovato al centro degli scandali, per i suoi tatuaggi pro Putin e per le sue dichiarazioni spesso controverse.
A cura di Francesca Del Boca
106 CONDIVISIONI
Immagine

Lo chiamano il Cigno Nero, il principe oscuro della danza classica internazionale. È Sergei Polunin, il ballerino ucraino che da anni balla al centro degli scandali per i suoi tatuaggi sul petto pro Putin e per alcune sue dichiarazioni esplosive. Osannato e idolatrato, criticato e allontanato: il controverso danzatore classe 1989 è ricercato dai palcoscenici di tutto il mondo, dalla Royal Opera House di Londra al Teatro della Scala di Milano. Ed è proprio Milano, adesso, a valutare di cancellare la sua prossima esibizione, prevista a fine gennaio al Teatro Arcimboldi. "Pur credendo nella libertà di espressione e nell’apoliticità dell’arte, Teatro Arcimboldi Milano in questi giorni sta lavorando alla sospensione delle repliche del balletto “Rasputin – Dance drama”, con il danzatore Sergei Polunin, annunciato in cartellone dal dicembre 2019″, ha annunciato infatti il teatro milanese.

Ballerino e modello, attore e star dello spettacolo

Cresciuto professionalmente nella durissima scuola del Royal Ballet britannico, Polunin vive oggi tra Mosca e Belgrado con la moglie, l’olimpionica russa di danza su ghiaccio Elena Il’inych, di cui si dichiara molto innamorato. "Elena mi ha dato una base e un centro di gravità, mi ha reso molto felice. Per me è importante avere supporto in quello che faccio, confrontarmi nelle scelte. Ho bisogno di avere al mio fianco qualcuno di cui fidarmi, che abbia gusti propri. Con lei ho completato il quadro della mia vita".

I due hanno un figlio nato nel 2020: il piccolo Mir, che in un russo significa "pace". Fuori da casa la carriera strabiliante da vera e propria star, da danzatore a modello, da attore di cinema (travolgenti le scene erotiche nell’ultimo film "L’amante russo" di Danielle Arbid) a personaggio dello spettacolo. Nel 2014 acquista nuova fama anche tra i non frequentatori del mondo del balletto quando, diretto dal regista e fotografo David LaChapelle, volteggia sulle note del brano Take Me to Church di Hozier: il video diventa virale in brevissimo tempo, arrivando a superare i quattordici milioni di visualizzazioni.

I tatuaggi e le dichiarazioni controverse di Sergei Polunin

Una celebrità stellare al pari di Nurejev e Barishnikov, insomma. Una luce che troppo spesso, però, si offusca sotto le polemiche. La prima, quella riferita ai tantissimi tatuaggi che decorano il corpo del danzatore maledetto, sicuramente ben poco convenzionali nel mondo del balletto classico. E non certo tatuaggi qualsiasi: al centro del petto di Sergei Polunin campeggia infatti il volto di Vladimir Putin (definito al tempo da lui "la mia luce"), così come il "sole nero", simbolo esoterico assai controverso e legato ormai al mondo dell'estrema destra e del neonazismo. E le tante uscite dell'eterno ribelle che hanno fatto discutere ("Dovete essere dei veri maschi" riferito ai giovani ballerini, "Le femmine cercano di prendere il vostro ruolo perché non le sc… più", e così via). Oggi però, a suo dire, Sergei Polunin è un uomo nuovo."Rinasco pulito, sto cancellando i tatuaggi. Quelli riportano al passato", ha dichiarato ultimamente lui. Ma il percorso sarà ancora lungo.

106 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views