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Chi è Ammanuel Francesco Rezzonico, il 24enne arrestato per l’omicidio del padre Boris a Luino

Ammanuel Francesco Rezzonico è stato arrestato lo scorso 6 luglio per l’omicidio volontario pluriaggravato del padre Boris. Il 24enne lo avrebbe accoltellato al cuore al culmine di una lite.
A cura di Enrico Spaccini
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Boris Rezzonico
Boris Rezzonico

Una coltellata al cuore. Tanto è bastato ad Ammanuel Francesco Rezzonico per uccidere suo padre Boris a Luino (in provincia di Varese) la scorsa domenica, 6 luglio. Il 24enne è stato fermato ancora con l'arma in mano dai carabinieri in via Vittorio Veneto poco dopo l'aggressione, mentre uno dei due fratelli minori lo stava inseguendo. Durante il primo interrogatorio davanti al sostituto procuratore Carlo Parodi avrebbe fatto parziali ammissioni, senza però rivelare le motivazioni dietro l'omicidio. Stando a quanto emerso finora, Ammanuel Francesco potrebbe aver colpito il padre al culmine di una lite esplosa per motivi sentimentali.

Classe 2000, Ammanuel Francesco Rezzonico era conosciuto dalle forze dell'ordine, in particolare Digos, Ros e polizia svizzera, per essere vicino all'ambiente anarchico. Il 24enne, che compirà 25 anni il prossimo ottobre, già da ragazzino si sarebbe allontanato più volte dalla famiglia e nel 2019 era stato arrestato a Torino. Il ragazzo era accusato di aver partecipato a una sorta di guerriglia urbana, mentre a Varese era finito a processo per non aver rispettato un foglio di via.

Definito dal pm Antonio Gustapane come "un ragazzo con problemi", Ammanuel Francesco è il maggiore dei tre figli adottivi di Boris Rezzonico. Lo scorso 6 luglio il 57enne, assicuratore di Lugano, era andato a Luino per far visita insieme a due dei tre figli all'ex moglie. Poco dopo, intorno alle 19, il 24enne è stato fermato dai carabinieri della Stazione cittadina mentre correva lungo via Vittorio Veneto con ancora in mano il coltello sporco di sangue.

All'arrivo dei sanitari, il 57enne era già deceduto a causa di una ferita d'arma da taglio all'altezza del cuore, mentre l'ex moglie è stata soccorsa perché in stato di shock. Ammanuel Francesco, invece, è stato fermato per omicidio volontario pluriaggravato e condotto nel carcere dei Miogni. Assistito dall'avvocato Andrea Pusceddu, nel primo interrogatorio avrebbe fatto parziali ammissioni, ma non avrebbe spiegato il motivo dell'aggressione. Con il nuovo legale, Eugenio Losco, nelle prossime ore verrà ascoltato dal gip per l'udienza di convalida dell'arresto. Nel frattempo, il ragazzo è stato sottoposto a test ematico per verificare l’eventuale assunzione di sostanze e la Procura ha disposto l'autopsia sulla vittima.

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