Chat sessista e ripugnante verso una compagna, puniti 4 studenti della Bocconi: “Rinvio del diploma”

Quattro studenti dell'università Bocconi hanno scritto in una chat chiamata "Il Loggione" commenti sessisti e messaggi "ripugnanti e inaccettabili" verso una compagna di master. Poi, per gioco, gli universitari avrebbero deciso di ammetterla nel gruppo convinti che la ragazza non sarebbe stata in grado di leggere i messaggi passati. Invece, una volta dentro, potendo visionare a ritroso tutto quanto gli "amici" avevano scritto e detto di lei, la vittima ha segnalato l'accaduto all'ateneo milanese.
Così i quattro universitari sono finiti davanti alla Commissione disciplinare della Bocconi che ha stabilito che le azioni intraprese dai ragazzi violino il Codice d’onore dell'ateneo poiché si tratterebbe di "messaggi dal contenuto ripugnante e inaccettabile, grevi di allusioni sessuali aggressive e di minacce nei confronti di una loro compagna di corso”, basati sull'intento di "attirarla e ammetterla nella loro chat di gruppo, al fine di renderla oggetto di comportamenti oggettivamente abusivi e discriminatori". Per loro la Commissione ha quindi decretato come sanzione il rinvio del diploma di un anno – dal 13 dicembre 2024 al 12 dicembre 2025 – e conseguente esclusione dalla cerimonia di consegna.
A fronte di tale provvedimento, uno dei ragazzi coinvolti ha presentato ricorso al Tar della Lombardia che, però, ha bocciato la richiesta. Per i giudici, infatti, l’università – rappresentata dagli avvocati Marco Giustiniani, Antonello Frasca e Alessandro Paccione –avrebbe correttamente applicato la sanzione del differimento perché “i fatti costituiscono non solo una grave e intollerabile violazione dei doveri di comportamento dello studente, e integrano condotte discriminatorie e sessiste”.