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Elena Casanova uccisa a martellate dall'ex

Castegnato, Ezio Galesi ha rubato il martello con cui ha ucciso Elena mezzora prima del delitto

Ezio Galesi ed Elena Casanova si erano incontrati mezzora prima che lui la massacrasse a martellate. Lo riporta il Giornale di Brescia spiegando che l’incrocio fortuito in un negozio avrebbe indotto l’assassino a rubare il martello e aspettare la vittima sotto casa per ucciderla. Galesi ha confessato l’omicidio ai carabinieri.
A cura di Filippo M. Capra
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Ezio Galesi ha rubato il martello con cui ha massacrato Elena Casanova mezzora prima del delitto. Lo ha sottratto ad un negozio, Obi, dove l'ha incrociata per caso. Non è chiaro se i due abbiano parlato o si siano evitati, si sa solo che dopo averla vista l'assassino ha preso l'utensile da carpentiere e mezzora più tardi si è fatto trovare davanti alla villetta della ex compagna dove l'ha uccisa a colpi di martello, fracassandole il cranio.

L'assassino ha rubato il martello mezzora prima di uccidere Elena

Nella ricostruzione delle ultime ore di vita di Elena Casanova, 49enne residente a Castegnato da 15 anni, ed ex fidanzata dell'assassino, offerta dal Giornale di Brescia, sembra che Galesi avesse studiato con esattezza il luogo e l'ora del crimine. Il 59enne infatti sapeva che il mercoledì sera la figlia Alice, 17 anni, sarebbe rimasta dal padre, passato per caso proprio sulla scena del delitto mentre la ex moglie giaceva a terra già priva di vita. Così, dopo aver visto Elena nel negozio si è recato a casa sua e ha deciso di attenderla per ucciderla. Chi lo conosce o lo frequentava nei bar vicino casa sua ha opinioni e versioni differenti circa la sua personalità.

Un conoscente di Galesi: Diceva che l'avrebbe ammazzata

C'è chi giura che "era tranquillo" e chi ancora dice che "di Elena non parlava mai, anzi parlava delle altre". In pochi, comunque, si sarebbero aspettati una crudeltà del genere. Qualcuno di loro, subito smentito da altri clienti di un locale sotto ai portici nei pressi dell'abitazione di Galesi, ha detto di averlo sentito dire a più riprese: "Prima o poi la uccido". Non si sa se tali dichiarazioni sono vere, quel che è certo è che dopo aver ucciso Elena, l'indagato ha chiamato la figlia per dire: "Sono soddisfatto, ho fatto il mio dovere". Poi ha ammesso l'omicidio nell'interrogatorio con gli inquirenti.

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