Caso La Russa Junior, il legale della ragazza: “Anche un bacio rubato è violenza sessuale”

Anche un bacio sulla bocca strappato con forza e senza consenso è una violenza sessuale. É questo il concetto che Stefano Benvenuto, avvocato della ragazza presunta vittima nelle indagini per violenza sessuale a carico di Leonardo Apache La Russa e del suo amico Tommaso Gilardoni, ha espresso nelle memorie difensive che negli scorsi giorni ha depositato per opporsi alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Milano. Il legale si è richiamato a un passaggio di una sentenza espressa tre anni fa dalla Corte di Cassazione.
Oggi, giovedì 25 settembre, si terrà una nuova udienza del processo davanti alla giudice per le indagini preliminari Rossana Mongiardo. Negli atti presentati, Benvenuto chiede per la sua assistita, come lui stesso ha detto, un "giusto processo in base ai principi della Costituzione e del diritto internazionale". L'avvocato ha paragonato il bacio che il figlio del presidente del Senato, al loro risveglio in casa La Russa, avrebbe preteso dalla ragazza (che lo ha poi denunciato) a quel "bacio rubato" che nel 2021 la Suprema Corte ha ritenuto essere un atto di violenza sessuale. "Solo per questo – dice Benvenuto – la vicenda merita l'imputazione coatta" e comunque "va approfondita".
Nell'udienza di oggi la gip deciderà se accogliere la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura in merito all'accusa di violenza sessuale o se andare avanti con il procedimento. Gli inquirenti hanno invece chiesto il rinvio a giudizio per La Russa e Gilardoni in merito all'accusa di revenge porn.