Cartella esattoriale da 17mila euro per Renato Vallanzasca, gli avvocati: “Non può pagare, cancellatela”

Renato Vallanzasca, 75 anni e protagonista della mala milanese tra gli anni Settanta e Ottanta, ha ricevuto una cartella esattoriale per 17mila euro. Soldi che deve allo Stato tra spese processuali e mantenimento in carcere. Gli avvocati che lo difendono però hanno fatto ricorso alla decisione del tribunale di Sorveglianza in Corte di Cassazione e hanno spiegato che non è nelle condizioni di poterle pagare. E, come riferimento, hanno utilizzato l'ultima visita dei carabinieri.
Stando a quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, gli avvocati Corrado Limentani e Paolo Muzzi hanno spiegato che i militari sono andati a informarlo di un'altra udienza, sono entrati nella casa di cura di Padova e hanno preso atto che, proprio per le sue condizioni di decadimento cognitivo, non era in grado di comprendere il contenuto di ciò che gli stavano dicendo.
I legali quindi chiedono la remissione del debito. Sostengono inoltre che le sue condizioni sono irreversibili, che vive con una pensione da 534 euro lordi al mese che serve per pagare la retta della struttura che lo ospita. Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha detto no alla cancellazione dei debiti. Da qui, il ricorso alla suprema Corte. Per avere il beneficio è necessario provare le disagiate condizioni economiche e avere una regolare condotta in carcere.
Per i giudici, negli ultimi negli ultimi anni di detenzione in carcere, avrebbe avuto atteggiamenti offensivi. Inoltre avrebbe da parte risparmi per 10mila euro. Su questo però gli avvocati sottolineano che servono per il mantenimento nella Rsa.