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Nuovo stadio di San Siro

Carlo Monguzzi sulla delibera per San Siro: “Un attacco alla democrazia, resa totale della giunta alle squadre”

La vicesindaca Anna Scavuzzo ha spiegato che per la delibera sulla vendita del ‘Meazza’ approvata ieri, 17 settembre, dalla giunta non sarà possibile “accettare alcun emendamento”. Per Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi, “è un attacco alla democrazia, il degno epilogo di una farsa che dura da anni”.
A cura di Enrico Spaccini
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Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Milano per Europa Verde (foto da LaPresse)
Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Milano per Europa Verde (foto da LaPresse)
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"Il punto più basso della democrazia degli ultimi anni". Con queste parole Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Milano per Europa Verde, ha commentato la delibera sulla vendita del ‘G. Meazza' approvata dalla giunta il 17 settembre e che entro fine mese dovrà essere votata da Palazzo Marino. La vicesindaca Anna Scavuzzo, infatti, ha dichiarato che "di fatto" non sarà possibile "accettare alcun emendamento" da parte del Consiglio, "perché andrebbe a inficiare l'equilibrio delle relazioni". Per Monguzzi, è "inaudito. Daremo battaglia e ricorreremo su tutto".

Tra i punti contestati da Monguzzi spiccano lo sconto di 22 milioni di euro che verrà applicato alla valutazione di 197 milioni di euro fatta lo scorso ottobre dall'Agenzia delle Entrate, lo "scudo penale" per i due fondi che controllano Milan e Inter, la "compensazione della CO2 in 50 anni" e anche la cementificazione di 53mila metri quadri di parco con "la palla del verde che aumenta".

Come spiegato nella delibera, il Comune di Milano parteciperà alle spese per i lavori sull'area di San Siro pagando "al massimo 22 milioni di euro", contro i 36 milioni di cui si è parlato nelle scorse settimane. Di questi, 12 milioni andranno nel rifacimento del tunnel Patroclo e circa 10 milioni per le bonifiche dei terreni che torneranno di proprietà di Palazzo Marino al termine dei lavori. Lo "scudo penale" citato da Monguzzi, invece, si riferisce al "regime di protezione" che Inter e Milan hanno richiesto nel caso in cui la Procura dovesse aprire un procedimento penale "relativo a qualche profilo dell'operazione".

Il consigliere dei Verdi ha contestato anche l'inquinamento che la demolizione del ‘Meazza' e la costruzione del nuovo stadio genereranno, sia dal punto di vista di qualità dell'aria che di cementificazione. "La cosa più grave", ha detto ancora Monguzzi, "è l'attacco alla democrazia: mai si era vista una delibera che non potesse essere emendata. È il degno epilogo di una farsa che dura da anni, la resa totale della giunta alle squadre".

"Noi daremo battaglia dappertutto, con i ricorsi e nelle piazze", ha concluso Monguzzi. Già oggi, giovedì 18 settembre, si terrà un'iniziativa sull'urbanistica a Palazzo Morando. Domani ci sarà un incontro al Politecnico sullo stadio e a seguire un flash mob in via Bassini. E poi sabato si terrà una manifestazione dalle ore 10, con partenza davanti all'ippodromo La Maura. "Questo per iniziare".

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