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Brugherio, il 26enne Danilo Tota trova l’auto piena di sputi: “Solo perché sono omosessuale”

Un ragazzo di 26 anni, Danilo Tota, dopo aver parcheggiato la sua auto vicino a un parco di Brugherio (Monza e Brianza) l’ha ritrovata coperta di sputi e con i tergicristalli danneggiati. In precedenza alcuni ragazzini lo avevano insultato perché gay: “La cosa che mi fa più girare le scatole non è che al vedermi abbiano riso o detto parole, ma quello che si siano permessi di toccare un bene che non è loro”. Il ragazzo ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine e con un video su Facebook.
A cura di Francesco Loiacono
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Danilo Tota (a sinistra) con il suo compagno
Danilo Tota (a sinistra) con il suo compagno

"Questi sono i vostri figli, come li educate". Così Danilo Tota, 26enne originario di Brugherio, in provincia di Monza e Brianza, ha commentato quanto gli è accaduto nella sua cittadina natale lo scorso 27 febbraio. Dopo aver parcheggiato la sua auto davanti al parchetto vicino alla posta, è stato inizialmente deriso e insultato da alcuni ragazzini che stavano giocando a pallone lì vicino: "Checchina, femminuccia", le parole che i giovani gli hanno rivolto a distanza. Ma è stato ciò che è successo al suo ritorno a farlo arrabbiare: "Al mio arrivo poco dopo trovo la macchina piena di sputi su ogni vetro e non solo, tergicristallo alzati e uno anche danneggiato – ha denunciato il ragazzo su Facebook -. Perché? Semplicemente perché nel retro della mia macchina ho deciso di applicare degli adesivi come tante famiglie fanno, ma la mia è particolare! Eeee si! La mia famiglia è quella composta da due uomini e tre gatti! Sì una famiglia omosessuale!".

Danilo ha denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine

Danilo, che si occupa di organizzazione di eventi, vive infatti a Lissone col suo compagno Sasha e i loro tre amati gatti. Già in passato proprio a Brugherio era stato insultato e anche picchiato perché gay, ma aveva sempre reagito e denunciato gli episodi violenti e discriminatori. In questa circostanza, come ha spiegato, "la cosa che mi fa più girare le scatole non è che al vedermi abbiano riso o detto parole, ma quello che si siano permessi di toccare un bene che non è loro! Ho 26 anni e faccio fatica a pagarmi le cose perché vivo solo! Il lavoro di questi tempi scarseggia e queste bestie perché solo così si possono definire si permettono il lusso di pensare che possano commettere tali gesti!". Da qui la decisione del ragazzo di denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine, allegando un video che ha girato alla sua auto completamente piena di sputi. Nel filmato e nel post a corredo il ragazzo si rivolge ai genitori dei giovani vandali che gli hanno sporcato la macchina: "Insegnate ai vostri figli ad amare, anziché fare i co…".

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