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Bimbi leggono favole in arabo e un papà protesta: “Cartelli contro l’Islam e offese alla maestra”

A un evento scolastico dedicato alla libri, i bambini leggono alcune fiabe in arabo. Un papà non approva e alza cartelli contro l’Islam.
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Un papà espone cartellone con scritte contro l’Islam (foto di Maria Rosaria Stillante)
Un papà espone cartellone con scritte contro l’Islam (foto di Maria Rosaria Stillante)

"Sottomettiti all'Islam o muori. Il Corano" oppure "L'Islam si prenderà il futuro dei tuoi figli. Resistere adesso! Insegna la verità".

Sono queste le frasi, scritte nero su bianco, a caratteri cubitali, da un papà di un bimbo della scuola primaria Vittorio Locchi di Milano, zona Niguarda, ed esposte davanti a bambini, genitori e insegnanti domenica 9 novembre, nell'ambito dell'iniziativa Io Leggo Perché tenutasi sul piazzale della scuola, che secondo quanto emerge dal racconto di una mamma presente, pare non abbia gradito la lettura in lingua araba di fiabe per bambini in quanto pensava che "si stesse leggendo il Corano". 

Un papà espone cartellone contro Islam sul piazzale della scuola (foto di Maria Rosaria Stillante)
Un papà espone cartellone contro Islam sul piazzale della scuola (foto di Maria Rosaria Stillante)

Un pomeriggio dedicato alla lettura di libri e racconti all'insegna della cultura, del divertimento in cui si è verificato un episodio assolutamente non previsto, racconta Maria Rosaria Stillante, mamma di una bimba della scuola, presente quel giorno, e rimasta profondamente turbata da quanto accaduto.

"Nella scuola multietnica frequentata da mia figlia, si è tenuta un'iniziativa in cui, tra le altre cose, i bambini hanno letto una fiaba in arabo. Un papà, israeliano e dichiaratamente contro l'Islam, con il quale ho già avuto già discussioni in passato per motivi legati alla religione, pensava che si stesse leggendo il Corano, quando invece non era assolutamente così. Lui si è infastidito e ha aggredito verbalmente una maestra di mia figlia e di suo figlio: Se vuoi la guerra avrai la guerra!" spiega a Fanpage.it Maria Rosaria, "mamma italiana e musulmana", come si è presentata lei.

"È stato davvero un episodio spiacevole che ha turbato molto i presenti. Alcuni genitori e insegnanti lo hanno allontanato e spiegato che non ci si può comportare così, soprattutto in un contesto scolastico, di fronte a bambini" conclude Maria Rosaria.

Per comprendere meglio quanto accaduto, Fanpage.it ha contattato anche la scuola ma non è stato possibile ricevere spiegazioni o dichiarazioni in quanto la preside sarà assente dagli uffici scolastici fino ai primi giorni di dicembre.

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