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Berlusconi iscritto nel Famedio con il consenso della sinistra, la protesta: “Non dimentichiamo le ombre”

Ieri è stato annunciato che Silvio Berlusconi sarà tra i milanesi illustri iscritti al Famedio di Milano. L’ok è arrivato proprio dal Comune e ha avuto parere favorevole di molti consiglieri di maggioranza. Alcuni però ritengono che sia una scelta profondamente sbagliata.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, mercoledì 4 ottobre, è stato annunciato che l'ormai ex leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, morto il 12 giugno 2023, sarà iscritto al Famedio, il Pantheon dei milanesi illustri, come proposto dal suo partito. La decisione è stata presa dalla Commissione consultiva del Comune di Milano per le onoranze al Famedio e ha trovato il consenso di gran parte della maggioranza di centro sinistra. Alcuni consiglieri comunali, seppur in minima parte, hanno polemizzato con quanto stabilito da Palazzo Marino.

I consiglieri comunali contrari all'iscrizione di Berlusconi al Famedio

"Crediamo che l’iscrizione al Famedio di Silvio Berlusconi sia una scelta profondamente sbagliata. Riteniamo, infatti, che la notorietà e il peso che Berlusconi ha avuto nella vita di Milano e del Paese non siano una giustificazione sufficiente", hanno scritto in una nota stampa congiunta Francesca Cucchiara (consigliera Europa Verde), Tommaso Gorini (consigliere Europa Verde), Simonetta D’Amico (consigliera Partito democratico) e Monica J. Romano (consigliera Partito democratico).

Per il gruppo di esponenti che ha firmato la nota, l'onore di essere iscritti al Famedio dovrebbe essere riservato solo a chi in vita ha incarnato virtù civiche e morali tali da aver rappresentato al meglio il capoluogo meneghino.

"Corre l'obbligo di ricordare – proseguono – le molte ombre che macchiano la memoria di Berlusconi: come i suoi legami con persone condannate in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, i numerosi scandali che lo hanno visto protagonista, senza dimenticare la squalificazione e l'oggettificazione delle donne nell'immaginario collettivo veicolate per molti anni attraverso le sue reti televisive".

Le parole del sindaco Sala

Per tutti e quattro la decisione di concedere l'iscrizione di Berlusconi sarebbe contraddittoria proprio rispetto ai principi che l'Amministrazione ha sempre dimostrato: "Chiediamo quindi che tale richiesta non venga accolta, che si dimostri fermezza e coerenza e che il Famedio sia preservato come un luogo in cui tutti e tutte le milanesi possano trovare i nomi di personaggi in cui possano riconoscersi e a cui ispirarsi come esempio".

Già ieri il sindaco Beppe Sala aveva provato a rispondere alle polemiche sostenendo che fosse una richiesta "che arriva da una parte consistente degli schieramenti politici e credo che possa essere una cosa su cui c’è un’ampia convergenza" e che inoltre esistono altri temi sui quali essere divisi.

Per la consigliera Cucchiara però nonostante sia comprensibile "la volontà degli altri componenti di maggioranza di non creare ulteriori divisioni fra le forze politiche, tuttavia, crediamo che sulla questione ci sarebbe dovuto essere più confronto e maggiore fermezza perché certo non possiamo dimenticare le ombre e gli scandali che hanno segnato il percorso politico di Silvio Berlusconi".

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