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Bergamo, ricette false e rimborsi illegittimi: truffa da 800.000 euro, arrestata una farmacista

Una farmacista di Vilminore di Scale, in provincia di Bergamo, è stata arrestata perché accusata di aver falsificato ricette mediche riportando farmaci molto costosi con spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Secondo l’accusa, la farmacista sarebbe riuscita ad accumulare un rimborso indebito per una cifra vicina agli 800.000 euro.
A cura di Filippo M. Capra
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Una farmacista è stata arrestata nella mattinata di oggi, giovedì 1 aprile, a Vilminore di Scalve, in provincia di Bergamo, poiché accusata di aver falsificato ricette mediche riportando farmaci molto costosi che vengono prescritti solo ai trapiantati di fegato con spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Secondo l'accusa, la farmacista sarebbe riuscita ad accumulare un rimborso indebito per una cifra vicina agli 800.000 euro.

Farmacista arrestata con l'accusa di truffa

Come riportato da l'Eco di Bergamo, l'inchiesta è partita dopo un clamoroso aumento delle vendite della farmacia del comune bergamasco del farmaco in questione, di cui ogni pezzo costa 1.840 euro. In soli otto mesi, come evidenziato dalle indagini dei carabinieri in collaborazione con il Servizio Farmaceutico Territoriale dell'Ats di Bergamo, la farmacia in questione ha venduto il triplo delle confezioni del farmaco rispetto a tutte le altre farmacie della provincia. Ciò aveva comportato un conseguente innalzamento del fatturato della farmacia. Dunque, un'ispezione all'interno dell'attività nella metà di marzo ha verificato che nei magazzini della farmacia venivano conservate 272 confezioni di medicinali molto costosi per un valore totale di 217.000 euro. Di queste, 171 erano del farmaco in questione, lo Zutectra. Le confezioni sono state sequestrate ma non potranno essere utilizzate poiché non conservate secondo gli standard di temperatura corretti. Sequestrate poi diverse ricette contraffatte nei primi tre mesi di quest'anno di cui la farmacista si era avvalsa per ottenere rimborsi di decine di migliaia di euro. La professionista è stata dunque arrestata e posta agli arresti domiciliari, mentre le sono state sequestrate disponibilità finanziarie e beni per importi pari a quanto avrebbe sottratto con il reato di truffa che le viene contestato.

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