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Barista chiede il green pass e viene preso a pugni: “Ti incendio il locale e stupro tua moglie”

Un barista è stato insultato e preso a pugni da un cliente che non ha voluto mostrare il green pass. L’uomo ha anche insultato il barista: “Ti incendio il locale e stupro tua moglie”.
A cura di Giorgia Venturini
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Ha chiesto di mostrare il green pass a un suo cliente ed è stato preso a pugni. È successo al barista Orazio Staurenghi nel suo bar Foscolo di via Galilei a Brescia. Qui lo scorso 21 gennaio verso le 17 ha chiesto a due ragazzi, che si erano seduti nei tavolini esterni ad ascoltare la musica a tutto volume, il certificato verde. Questi però al posto di mostrarlo hanno iniziato a prenderlo a pugni tanto da spaccargli il labbro e rompergli tre denti.

A chiamare i soccorsi è stata la moglie

"Dei due solo uno mi ha mostrato il green pass, l'altro mi ha detto che doveva cercarlo", spiega in una sua intervista a Brescia Today il barista. "Nel frattempo sono entrato nel locale per preparare i due caffè ordinati. Sono arrivati altri clienti e mi è sfuggito di mente di controllare nuovamente il certificato verde". I due ragazzi allora si sono allontanati dal locale, per poi uno di questi ritornare dopo pochi minuti: "In modo arrogante mi ha chiesto una bottiglia d'acqua. Non indossava la mascherina, così gli ho chiesto gentilmente di farlo. Ne ho approfittato per richiedere il green pass". A questo punto ha iniziato a minacciarmi dicendomi: "Ti incendiare il locale e di stupro tua moglie". Il barista così invita il ragazzo ad andarsene ma prima che varcasse la porta il giovane ha sferrato due pugni in faccia al barista: l'uomo ha cercato di difendersi ed è iniziata una colluttazione tra di due. Tutto sotto gli occhi dei clienti e della moglie. È stata proprio la donna a chiamare la polizia arrivata dopo pochi minuti sul posto: gli agenti hanno fermato il giovane, mentre il barista è stato soccorso e trasportato in ospedale. "Ho dovuto chiudere il bar per 4 giorni: fino al martedì successivo, a causa delle lesioni riportate, non ho infatti potuto lavorare. E ancora non riesco a dare un senso a quello che è accaduto: perché reagire così? Io ho solo fatto il mio lavoro", ribadisce al giornale locale il barista vittima dell'aggressione.

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