Attivisti Pro Palestina protestano contro il sequestro della nave di Freedom Flotilla: due cortei a Milano

Oggi a Milano decine di attivisti Pro Palestina si sono riuniti in due presidi per esprimere solidarietà alla Freedom Flotilla Coalition, l'organizzazione la cui imbarcazione, la Madleen, partita da Catania piena di aiuti umanitari diretti a Gaza, questa mattina è stata sequestrata da Israele. La nave è stata dirottata e i 12 attivisti che compongono l'equipaggio, tra i quali anche Greta Thunberg, sono stati trasferiti nel carcere di Ramla in attesa del rimpatrio.
La manifestazione in piazza Mercanti
Il primo presidio a Milano è cominciato attorno alle 18:00 in piazza Mercanti e hanno partecipato una cinquantina di manifestanti delle organizzazioni Cambiare rotta, Potere al popolo, Usb e Api. Durante la protesta, oltre alla nave di Flotilla, gli attivisti hanno parlato del problema del sionismo imperialista e hanno criticato il ritardo con cui la coalizione di sinistra ha organizzato la manifestazione per Gaza.
"Il Pd e il centro sinistra dopo un anno e mezzo di genocidio scoprono l'acqua calda – ha attaccato un'attivista – e provano a prendere posizione su tutte le atrocità. Ci fa piacere, ma non basta. La vostra pace è la pace imperialista che contribuisce al massacro del popolo palestinese. La nostra pace invece comincia nella lotta di classe e si sviluppa nel rovesciamento di questo sistema marcio".
"Questa notte – ha spiegato una delle attiviste al megafono – la nave della coalizione della Freedom Flotilla è stata sequestrata mentre si trovava in acque internazionali dalle forze di occupazioni sioniste. Uno sciame di droni ha lanciato sul ponte una sostanza urticante causando bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie. É avvenuto l'abbordaggio da parte delle forze di occupazione: un sequestro che possiamo definire un rapimento".

Il corteo dalla Prefettura a San Babila
Alla seconda manifestazione, cominciata sotto la prefettura di Milano, hanno partecipato un centinaio di persone. Gli attivisti hanno esposto uno striscione con scritto "Fermiamo il sionismo con la resistenza. Stop accordi Italia – Israele". Tra le manifestanti anche alcune donne con in mano fagotti macchiati di rosso a simboleggiare i bambini morti nella Striscia di Gaza e i cartelli "Dov'è la donna madre cristiana quando muoiono donne e bambini a Gaza?" e anche "Doppi standard per le vittime vuol dire razzismo". Il presidio si è poi spostato in corteo fino a San Babila.
"Siamo qua per far sentire la nostra voce – ha detto un manifestante – Abbiamo scelto questo luogo perché vogliamo dire al prefetto, che rappresenta il governo, che la gente è stufa del comportamento di questo governo che non ha nemmeno la dignità e la coscienza di essere vicino alle persone che muoiono ogni giorno".

"Noi esigiamo che la nave Madleen venga subito rilasciata e che il nostro governo rompa ogni accordo con lo stato terrorista di Israele", hanno scritto sui loro canali social gli attivisti di Cambiare Rotta, "Questo è l'ennesimo attacco portato avanti dallo stato terrorista e sionista di Israele che sta portando avanti con il sostegno dell'Occidente il genocidio del popolo palestinese e che blocca l'arrivo di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza".
(Ha collaborato Chiara Daffini)