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Andrea Masi, morto durante il primo giorno di lavoro a 18 anni: condannato il titolare

Due anni e mezzo di condanna per il datore di lavoro di Andrea Masi, il 18enne che morì la notte tra il 31 e l’1 novembre del 2018 a Milano, mentre lavorava su un carrello elevatore nel parcheggio di un centro commerciale. Il giovane, originario del Varesotto, era al suo primo giorno di lavoro: morì a causa di una manovra errata da parte di un suo collega, che era alla guida dell’elevatore.
A cura di Francesco Loiacono
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Andrea Masi (Facebook)
Andrea Masi (Facebook)

Morire sul lavoro a 18 anni, durante il primo giorno di contratto. Accadde quasi esattamente due anni fa ad Andrea Masi, un ragazzo originario di Tradate che viveva a Cislago, in provincia di Varese. Per quella tragedia è arrivata adesso una condanna: due anni e mezzo per omicidio colposo, senza sospensione della pena, per il datore di lavoro di Andrea, il 53enne Marco Costenaro, amministratore di fatto della NetWisp srl. Andrea era stato regolarmente assunto dall'azienda di Legnano, che opera nel campo dell'installazione della fibra ottica. Secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Giorno", l'amministratore e l'azienda sono stati condannati in solido al risarcimento dei danni subìti dai genitori e dal fratello del ragazzo e a una sanzione di 100mila euro.

Andrea morì per la manovra errata di un collega

Il datore di lavoro di Andrea è stato ritenuto responsabile di quanto accaduto al 18enne perché non avrebbe preso le misure necessarie per assicurare la sicurezza dei suoi lavoratori e non li avrebbe adeguatamente formati e addestrati. A uccidere Andrea, che la notte tra il 31 e l'1 novembre del 2018 era impegnato in alcuni lavori in un parcheggio sotterraneo al centro commerciale Portello di Milano, era stata una manovra sbagliata da parte di un suo collega. L'uomo stava guidando il carrello elevatore sul quale si trovava Andrea, che a causa di una manovra errata aveva sbattuto con violenza la nuca contro un'architrave della struttura. Il collega di Andrea ieri ha patteggiato una condanna a un anno e mezzo, con pena sospesa.

La professoressa di Andrea: Era il mio alunno che ce l'aveva fatta

La morte di Andrea era arrivata in un anno, il 2018, tragico per quanto riguarda le cosiddette morti bianche. A Milano l'anno si era infatti aperto con la strage alla Lamina, in cui avevano perso la vita quattro operai. A rendere ancora più tragica la scomparsa di Andrea il fatto che il giovane fosse al primo giorno di lavoro del primo impiego. Una sua ex professoressa delle superiori, Donatella D'Alelio, aveva ricordato così il giovane su Facebook: "Andrea che era entrato in classe bambino e ne era uscito uomo. Andrea, il mio alunno che ce l'aveva fatta".

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