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Ammette di spacciare per arrivare a fine mese, la giudice: “È giovane, le do un’altra possibilità”

Un ragazzo di 26 anni ha ammesso di spacciare droga per arrotondare i 600 euro che guadagna al mese come apprendista operaio. La giudice non gli ha dato misure cautelari perché ha fatto autocritica. Sarà processato a luglio.
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Foto di repertorio
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Un ragazzo di 26 anni è stato arrestato in flagranza di reato mentre spacciava droga a Milano. Processato per direttissima ha ammesso di farlo perché con i 600 euro che guadagna da apprendista operaio non riesce ad arrivare a fine mese. Così il giudice ha deciso di non dargli alcuna misura cautelare: "È giovane, le voglio dare questa possibilità, non la sprechi".

Arrestato per spaccio di droga

Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un cittadino italiano mentre vendeva una dose di cocaina a uno sconosciuto. Nelle tasche gli hanno trovato altre sette dosi pronte da vendere. E, così, lo hanno arrestato.

Avendolo colto in flagranza di reato, il ragazzo è stato processato per direttissima. Arrivato davanti alla giudice Mariolina Panasiti, ha ammesso subito le sue colpe.

"È vero, avevo sette dosi di cocaina e ho ceduto un involucro a un giovane di cui non conosco il nome. Mi aveva dato quaranta euro. Il resto della cocaina? Volevo venderla ad altri, io non ne faccio uso", avrebbe raccontato secondo quanto riferisce La repubblica.

Poi il 26enne ha raccontato anche di lavorare come apprendista operaio in una fabbrica, ma "prendo qualcosa ma non mi basta. Non arrivo a 600 euro. La mia ragazza guadagna gli stessi soldi, viviamo insieme a casa dei suoi genitori".

La giudice gli dà un'altra possibilità

Non è per questo, però, che la giudice Panasiti. ha deciso di dargli un'altra possibilità e, pur convalidando l'arresto, non gli ha dato nessuna misura cautelare, neanche la più blanda che aveva richiesto il Pubblico Ministero (l'obbligo di firma presso un ufficio di polizia giudiziaria).

"Ha confessato, un po' di autocritica l'ha fatta e questo lascia sperare che sia l'ultima volta", ha spiegato la magistrato, che ha poi aggiunto: "Per mia abitudine, la prima volta si cerca di andare incontro alla persona".

E in questo caso il suo voler andare incontro alle persone si è concretizzato nel dare all'imputato un'altra possibilità: "Lei ha 26 anni, è giovane, se comincia con lo spaccio non ne esce. Le voglio dare questa possibilità, non la sprechi".

Il 26enne sarà comunque processato a luglio per i reati che ha commesso.

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