Alleanza tra mafie in Lombardia, chi è il nuovo pentito del maxi procedimento Hydra a Milano

Spunta un altro pentito all'interno del maxi procedimento Hydra a carico di 146 imputati, scaturito dalle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, su una presunta "alleanza" tra affiliati di Cosa Nostra, ‘ndrangheta e camorra per fare affari in Lombardia.
Chi è Francesco Bellusci
Oggi, infatti, nell'ultima udienza fissata per la discussione delle difese, davanti al gup milanese Emanuele Mancini, la Procura diretta da Marcello Viola, con i pm Alessandra Cerreti e Rosario Ferracane, ha deciso di depositare ancora verbali dopo quelli di William Alfonso Cerbo, detto "Scarface". Si tratta stavolta dell'interrogatorio di un altro imputato, che ha recentemente deciso di collaborare: è Francesco Bellusci, 38 anni, nato a Cuggiono (Milano) e parte di uno dei clan di ‘ndrangheta del cosiddetto "consorzio lombardo", la "locale di Legnano-Lonate Pozzolo", operativa tra Milano e Varese e capeggiata da Vincenzo Rispoli. Figura che, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva partecipato non solo alle cosiddette "mangiate" avvenute intorno al terreno di via Marconi a Castano Primo, nella disponibilità di Giacomo Cristello, ma anche a diversi summit di mafia anche con i rappresentanti di Matteo Messina Denaro e della camorra romana legata al clan di Michele Senese.
Il processo Hydra a carico di 146 imputati: chieste condanne per 570 anni di carcere
Dopo queste nuove produzioni di documenti dei pm il giudice ha così dovuto fissare un'altra udienza per il 22 dicembre, finalizzata a far discutere le parti e poi decidere se acquisirli: la sentenza, inizialmente prevista per gennaio, potrebbe quindi slittare ancora. I pm avevano già chiesto a novembre 75 condanne, tra cui 20 anni per Filippo Crea e per Giuseppe Fidanzati, per un totale di circa 570 anni di reclusione, nel filone del processo abbreviato per 78 imputati (tre richieste di assoluzione). Gli altri imputati, circa una sessantina, sono in udienza preliminare sempre davanti al gup, e altri ancora puntano ai patteggiamenti.