Alessia Pifferi chiese a un investigatore di pedinare il compagno, gli audio inediti: “Voglio sapere tutto di lui”

"Buongiorno, sono Alessia Pifferi, mi scuso ancora per l’orario. Comunque sta andando tutto malissimo, male male male. Questa persona è da pedinare dalla mattina alla sera. Voglio sapere tutto di lui, anche quante volte va al gabinetto". La voce che si sente in questi nuovi file audio inediti, inframezzata dalle urla di una bambina, è quella di Alessia Pifferi, la 37enne che è stata condannata in primo grado all'ergastolo per aver fatto morire di stenti la figlia Diana di un anno e mezzo. La donna abbandonò la bambina da sola a casa per sei giorni nel luglio del 2022 per partire insieme al compagno di allora.
Pifferi temeva che il compagno la tradisse e assunse un investigatore per pedinarlo
I nuovi messaggi vocali, presentati in esclusiva dal programma Le Iene, dimostrano il livello di ossessione che Pifferi provava nei confronti di quest'uomo. Gli audio, infatti, sono indirizzati a un investigatore privato che la donna contattò alla fine del 2021, circa sei mesi prima della morte di Diana, perché ossessionata dal sospetto che il compagno la stesse tradendo. "É molto assente anche con la testa – dice Pifferi descrivendo l'uomo – è con la testa altrove. No, così, no, non va…Il 90% dell’istinto di una donna alle volte sbaglia poco purtroppo".
Di questi tradimenti Pifferi non ha prove: "Lui dice che non ha altre donne – racconta la 37enne all'investigatore – che di qua, che di là… e il bello che mi fa passare per scema a me, lei pensi. Gli controllo il telefono, non so se elimina i messaggi, ma di messaggi non ce ne sono".
Eppure il pensiero di un presunto tradimento da parte del compagno la ossessiona al punto da ingaggiare un investigatore privato, nonostante le difficoltà economiche che la donna sta attraversando e che l'hanno portata, in alcuni casi, anche a prostituirsi: "Non lo so, è tutto molto strano – dice ancora Pifferi all'investigatore – e la situazione sta diventando anomala. Io sto studiando ogni minima mossa che fa ma non riesco a trovare il modo perché quando si hanno bambini piccolini è un casino purtroppo, soprattutto in una situazione del genere. Bisognerà mettergli qualcosa sotto al furgone, macchina e tutto. Devo trovare assolutamente il modo di vedermi con lei e pedinarlo".
Il pianto della piccola Diana sotto ai discorsi di Pifferi
A colpire, in questi audio, non è solo il contenuto, ma anche il pianto della bambina che spesso si sente in sottofondo. "Non sapevo che avesse contattato un investigatore – ha detto alle Iene l'avvocata di Pifferi, Alessia Pontenani – Mi ha fatto impressione sentire questa povera bambina sotto le parole della madre che parla di scemenze".
La proprietà di linguaggio e i test intellettivi
Ma c'è un altro elemento sorprendente: la proprietà di linguaggio che Pifferi sembra avere in questi messaggi pare incompatibile con i bassi punteggi riportati nei test intellettivi, che attribuivano alla donna un QI pari a 40 punti, equivalente allo sviluppo di una bambina di 7 anni.
Pifferi è stata condannata all'ergastolo in primo grado e ora sta affrontando il processo di appello. Ma proprio in relazione alle perizie psichiatriche e a questi test, si è aperto il secondo filone d'inchiesta: quello che vede indagata la sua avvocata, il perito psichiatrico della difesa e alcune psicologhe che, secondo il pm Francesco De Tommasi avrebbero messo in piedi un "piano precostituito" per aiutare Pifferi a fingere disturbi psichiatrici.