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Alessandro, lo studente-investigatore che ritrova la sua bici su Internet: recuperata dai carabinieri

Alessandro è uno studente a cui era stata rubata la bicicletta fuori dalla sua scuola di Meda: l’ha poi rintracciata su Facebook e ha allertato i carabinieri. Uno di loro si è finto un acquirente e ha fermato i due presunti responsabili. Alessandro ha poi scritto una lettera ai carabinieri per ringraziarli di quanto fatto.
A cura di Ilaria Quattrone
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È stato ribattezzato "lo studente-investigatore": si tratta di Alessandro, il giovane liceale di Meda (Monza), a cui è stata rubata la bicicletta. Il ragazzino era riuscito a rintracciarla su un sito Internet e poi ha denunciato l'accaduto ai carabinieri, i quali sono riusciti trovarla e a restituirgliela. Alessandro ha poi scritto una lettera ai militari per ringraziarli di quanto sono riusciti a fare: "Devo ammettere che inizialmente non avrei mai immaginato l’interessamento da parte vostra nei confronti di un caso come il mio; invece siete stati subito pronti nell’agire. Se ho riavuto la mia bicicletta è tutto merito vostro e non so come ringraziarvi se non che con questo messaggio. Alessandro".

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Il furto della bicicletta

Alcuni giorni fa, una volta uscito da scuola, non ha ritrovato la sua bici nella rastrelliera del cortile. Accompagnato dal padre, si è rivolto ai carabinieri di Meda denunciandone il furto. Una volta tornato a casa, il ragazzino ha chiesto al fratello più grande di aiutarlo a rintracciare la sua bicicletta: l'hanno trovata su una pagina e-commerce di Facebook dove era stato pubblicato un annuncio di vendita alla cifra di 270 euro.

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Un carabiniere si è finto un acquirente

Il ragazzino è quindi tornato dai carabinieri e ha fatto vedere il risultato delle sue ricerche. Uno dei militari si è quindi finto un acquirente e ha contattato l'inserzionista. Dopo aver preso accorti, si sono ritrovati il giorno seguente alle 18 vicino alla stazione ferroviaria di Lissone. Appena è arrivato il treno proveniente da Seregno e diretto a Milano Porta Garibaldi, hanno rintracciato il venditore e la sua complice: li hanno bloccati e accompagnati in caserma. I due, un ragazzo di 19 anni e una ragazza di 22 anni, adesso dovranno rispondere delle accuse di ricettazione in concorso. I presunti responsabili hanno raccontato di aver comprato la bicicletta per cento euro da uno sconosciuto per poi rivenderla in rete: il mezzo è stato poi restituito al suo legittimo proprietario.

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