Alessandro Gassmann: “Togliete il nome di mio padre dal teatro del Remigration Summit a Gallarate”

"Caro sindaco, le chiedo di togliere il nome di mio padre al teatro dove è avvenuta la riunione internazionale dei partiti di estrema destra europei". È la richiesta di Alessandro Gassmann, attore figlio di Vittorio, al primo cittadino leghista di Gallarate (Varese) Andrea Cassani, che nella giornata di sabato 17 maggio ha ospitato all'interno del Teatro Condominio Vittorio Gassman il Remigration Summit promosso in Italia dall'estremista austriaco Martin Sellner.
"Leggo che nel teatro intitolato a mio padre nella vostra cittadina è avvenuta la riunione internazionale dei neofascisti e dei nazisti", sono state le parole di Gassmann, intervenuto sui propri canali social all'indomani dell'evento. "Se nelle sue intenzioni c'è quella di continuare a ospitare, in un luogo di cultura, manifestazioni con slogan razzisti e illiberali, le chiedo di togliere il nome di mio padre al suddetto teatro. Mio padre ebbe parenti deportati e uccisi dai nazifascisti. Grazie".
"Vittorio Gassman, uomo di cultura eclettico, non ebbe mai paura di esternare la propria appartenenza politica, e come tutte le persone di valore che hanno fatto la storia del nostro Paese probabilmente non avrebbe combattuto con la censura aprioristica le idee altrui, ma con la forza di idee più convincenti", ha prontamente replicato il sindaco di Gallarate che ha dato il suo benestare allo svolgimento del convegno dei suprematisti di tutta Europa sulla remigrazione, ossia il rimpatrio di massa degli stranieri e dei loro figli (anche quelli regolari, per cui viene promosso il "ritorno volontario" al Paese d'origine) per ragioni di sicurezza e per "evitare la sostituzione etnica in Occidente".
Una manifestazione a cui si era al contrario fermamente opposto il primo cittadino milanese Beppe Sala, che aveva così costretto gli organizzatori della kermesse, inizialmente orientati proprio sul capoluogo lombardo, a cambiare location e a optare quindi per la provincia di Varese , territorio franco dove il partito "amico" di Matteo Salvini e del suo neo segretario Roberto Vannacci (intervenuto pubblicamente in appoggio al summit) si trova in larga parte al governo.
"Gallarate è da sempre una città democratica con una grande attenzione per la cultura", sempre la risposta di Cassani ad Alessandro Gassmann. "Il fatto che un'associazione culturale di ragazzi di destra abbia organizzato un summit, pagando la sala, non mi sembra un affronto alla figura del grande Vittorio Gassman. In democrazia c'è bisogno di tutti i contributi rispetto a fenomeni così complessi. Non bisogna avere paura di nulla, anche di idee che possano apparire molto forti e molto controverse. Comunque questo episodio ci fornirà sicuramente lo spunto per rivedere quelle che potranno essere le regole per affittare le sale pubbliche, tra cui quelle del Teatro Condominio Vittorio Gassman".