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“Adesioni al vaccino così basse non credibili, i numeri cresceranno”: la replica delle Rsa lombarde

“Quando arriverà il vaccino gli operatori delle Rsa si faranno vaccinare. Ci metto la mano sul fuoco”. A dirlo è Luca Degani, presidente lombardo di Uneba, l’associazione che rappresenta centinaia di Rsa in tutta Italia. Intervistato da Fanpage.it spiega: “I numeri emersi in queste ore non sono attendibili”.
A cura di Simone Gorla
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"Quelli emersi sulle adesioni degli operatori delle Rsa ai vaccini anti Covid non sono numeri attendibili. Non crederò mai che chi sta da mesi in reparto a curare i pazienti, in strutture piene di virus, non si voglia immunizzare. Quando inizierà la campagna sono certo che le adesioni saranno ben diverse". Luca Degani, presidente lombardo di Uneba, l'associazione che rappresenta centinaia di Rsa in tutta Italia, non crede ai primi sondaggi sull'adesione del personale delle case di riposo alla campagna di vaccinazioni anti covid. Numeri che sono diventati un caso dopo i dubbi sollevati in Piemonte e quelli dell'Ats di Pavia, che stando ai primi sondaggi stima che solo il 20 per cento del personale delle Rsa pavesi sarebbe disposto a sottoporsi al vaccino.

Cosa sta succedendo nelle Rsa, perché tanti operatori non vorrebbero vaccinarsi?

Un attimo, in queste ore vedo una tendenza a sparare un po' i numeri. Le cifre che circolano non hanno attendibilità. La richiesta di consenso non è ancora partita ufficialmente. L'adesione reale alla campagna si capirà quando ci sarà il vaccino.

Le crede che i lavoratori delle residenze assistenziali invece si vaccineranno?

Finora da parte dei sindacati, e parlo di Cgil, Cisl e Uil ma anche degli autonomi, non è mai stata manifestata la volontà di non farsi vaccinari. Ricordo che parliamo di strutture che sono state piene di Covid fin sopra i capelli, sarebbe un comportamento irrazionale. Non crederò mai che i numeri siano quelli.

Perché circolano queste percentuali bassissime allora?

Questi numeri sono figli di una tensione e di difficoltà economiche delle strutture, in crisi per gli ingressi ancora molto contingentati. Sono prese di posizione di pochi soggetti. Ripeto: non c'è riscontro reale. D'altra parte non è prevista nessuna raccolta di assenso da parte dei datori di lavoro. Sarà fatto tutto da Asst e Ats.

Quando sapremo la situazione reale?

Quando arriverà il vaccino. Quando gli operatori di Ats, aziende ospedalieri o Usca (non è ancora chiaro chi verrà a fare le vaccinazioni, ma sicuramente non sarà il nostro personale) sarà spiegata bene la questione e chiesto il consenso informato. A quel punto i numeri saranno molto più alti.

I dipendenti delle Rsa si faranno vaccinare?

Ci metto la mano sul fuoco. Resto convinto che gli operatori saranno d'accordo quando la domanda di consenso arriverà dagli ospedali e non dai datori di lavoro.

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