A Brescia mancano 150 autisti per il trasporto locale, la società del Comune li formerà in Tunisia

A Brescia la carenza di autisti per il trasporto locale si fa sempre più profonda e presto la società partecipata dal Comune andrà a cercarli in Tunisia. È quanto ha dichiarato Giancarlo Gentilini, il presidente dell'Agenzia del trasporto pubblico locale di Brescia, intervistato dal Corriere della Sera: "Complessivamente mancano 150 autisti sull'intero bacino" e, ha aggiunto, "l'operazione di Brescia Trasporti dovrebbe concretizzarsi nel corso del 2026".
L'inizio del nuovo anno scolastico è ormai imminente, ma questo non porterà nuovi aumenti sui prezzi dei biglietti o degli abbonamenti. Non sono previsti nemmeno tagli alle corse come avvenuto lo scorso anno, pari a 300mila chilometri in meno in provincia e 150mila in città. Come ha spiegato Gentilini, "stiamo cercando di razionalizzare al massimo le risorse", dovendo appunto far fronte a una mancanza di circa 150 autisti.
Le società che operano nel bresciano, su tutte Arriva e Brescia Trasporti (partecipata dalla Loggia), garantiscono ai nuovi assunti la copertura dei costi per la patente e la formazione adeguata. Il problema più grande, però, resta quello della retribuzione: gli stipendi modesti non riescono ad attirare i giovani che, dovendo anche far fronte alle responsabilità e ai rischi del mestiere, non riescono a sostituire in numero i lavoratori che ogni anno vanno in pensione.
Per questo motivo, ha anticipato Gentilini, Brescia Trasporti è pronta ad avviare entro il 2026 percorsi di formazione in Tunisia. Là saranno formati i futuri autisti, ai quali verrà garantito l'ottenimento dell’abilitazione professionale e potranno frequentare un corso di lingua italiana da 150 euro. Un progetto che rientra negli accordi previsti dal Piano Mattei, in vista anche della probabile nuova gara europea per l'affidamento settennale del servizio pubblico che dovrebbe essere indetta per il prossimo anno.