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A 52 anni perde il lavoro e non riesce a trovarne un altro: “Devo vivere con i soldi che mi passa mio padre”

Alessandro Cremonini ha 53 anni e dal 2022 non ha più un lavoro. A Fanpage.it ha raccontato che, per superare questo momento, ha dovuto chiedere aiuto al padre: “Alla mia età appoggiarsi ancora al papà, è assurdo”.
A cura di Ilaria Quattrone
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La nostra redazione riceve lettere e testimonianze relative a storie che riguardano il mondo del lavoro. Decidiamo di pubblicarle non per dare un'immagine romantica del sacrificio, ma per spingere a una riflessione sulle condizioni e sulla grande disparità nell'accesso a servizi essenziali. Invitiamo i nostri lettori a scriverci le loro storie cliccando qui.

Alessandro Cremonini ha 53 anni e dal 2022 non ha più un lavoro. A Fanpage.it ha raccontato che, per superare questo momento, ha dovuto chiedere aiuto al padre: "Alla mia età appoggiarsi ancora al papà, è assurdo". Nel 2013 ha iniziato a lavorare – tramite agenzie – in un’importante squadra di calcio di serie A: non era infatti dipendente diretto della società, ma annualmente veniva aggiornato il suo contratto tramite l'agenzia a cui era appaltato il servizio.

"Mi occupavo della post produzione sui video, grafiche ed effetti. A luglio 2022 è subentrata un'agenzia diversa, che non mi ha proposto nessun proseguo contrattuale. Di punto in bianca, mi sono trovato senza lavoro. Dalla produzione interna, mi è stato spiegato che questa agenzia non cercava grafici ma persone che si occupavano del montaggio video. La parte grafica, infatti, era gestita esternamente".

Non è semplice trovare un altro lavoro in questo settore: "Essendo un ramo di nicchia, trovare un'alternativa è molto difficile. Ho cercato di tornare quindi nel settore della metalmeccanica. Anche in quel caso, mi sono reso conto che un contro è entrare in fabbrica a trent'anni e un altro a 53 anni con le possibilità fisiche che non sono più le stesse".

In questo momento Alessandro non sta lavorando: "Il mio ultimo lavoro risale a luglio dell'anno scorso. Ho lavorato per un'azienda vicino Lomazzo per due mesi. Già durante il colloquio, mi avevano detto che il nostro rapporto sarebbe terminato ad agosto. Attualmente percepisco la Naspi, ma mi permette di pagarmi il mutuo e la rata della macchina. Mio padre è riuscito a darmi una somma che fa da cuscinetto per questo periodo. Alla mia età appoggiarsi ancora al padre, è assurdo".

"Per il momento è così, cerco in continuazione. Qualcuno sta cercando ad aiutarmi indirizzandomi verso posti compatibili con il mio passato nel campo impiegatizzo. Non ho ricevuto alcuna risposta".

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