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Omicidio di Giulia Tramontano

La ex compagna di Alessandro Impagnatiello fa cambiare cognome al figlio avuto con lui: “É motivo di disagio”

La ex compagna di Alessandro Impagnatiello, con cui l’uomo ebbe un figlio prima della relazione con Giulia Tramontano, ha chiesto che al bambino venga rimosso il cognome del padre, diventato “motivo di disagio” per il piccolo. La Prefettura di Monza ha accolto la domanda e il cambio diventerà effettivo una volta decorsi 30 giorni.
A cura di Alice De Luca
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Alessandro Impagnatiello al processo (foto da LaPresse)
Alessandro Impagnatiello al processo (foto da LaPresse)
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Il figlio minorenne di Alessandro Impagnatiello non avrà più il cognome del padre, condannato all'ergastolo per aver ucciso la compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. Lo ha chiesto la donna con cui l'uomo aveva avuto una relazione e un bambino prima di fidanzarsi con Tramontano. La sua richiesta è stata formalizzata e accolta dalla Prefettura di Monza e Brianza e il cambio diventerà effettivo una volta trascorsi trenta giorni.

Nella decisione sono state valutate le "valide motivazioni personali, psicologiche e sociali" presentate dalla mamma, che con la condanna di Impagnatiello ha ottenuto l'affido esclusivo del figlio. Come si legge nella richiesta dell'avvocata Ersilia Solimene, che ha seguito la richiesta, il cognome del padre era diventato "motivo di disagio per il bambino". Nella domanda era stato chiesto anche di aggiungere al nome del bambino quello di "Santhiago", lo stesso scelto da Tramontano per il figlio di cui era incinta. Questa seconda richiesta, però, non è stata accolta e il cambio si è limitato al cognome.

Dopo la condanna all'ergastolo nel marzo 2025, Impagnatiello è stato dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale da parte del Tribunale per i Minorenni di Milano. Il 25 giugno la corte di Assise di appello di Milano ha confermato la sentenza decisa in primo grado per il 32enne, facendo decadere l'aggravante della premeditazione ma riconoscendo quella della crudeltà. Dopo averle somministrato veleno per topi per sei mesi, il 27 maggio 2023 Impagnatiello uccise l'allora fidanzata, Giulia Tramontano, con 37 coltellate nell'appartamento che la coppia condivideva a Senago, in provincia di Milano. Subito dopo cercò di bruciare il suo corpo nella vasca da bagno e poi lo nascose poco lontano da casa.

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