Il ladro che ha ucciso il maggiordomo a Milano è rimasto 10 ore nella villa con il cadavere: cosa ha fatto

É stato sorpreso mentre frugava nei cassetti nella villa verso le 18:00, quando il proprietario di casa è rientrato da una vacanza, ma la morte del domestico risale alla mattina: il 28enne Dawda Bandeh, quindi, sarebbe rimasto nell'appartamento insieme al cadavere per diverse ore, probabilmente una decina, prima di essere arrestato con l'accusa di aver ucciso Angelito Acob Manansala, il 61enne collaboratore domestico.
L'omicidio risalirebbe, secondo gli investigatori, alla mattina della domenica di Pasqua, il 20 aprile. Secondo la ricostruzione più accreditata per il momento, Bandeh si sarebbe intrufolato nella villa di via Randaccio, a Milano, poco dopo le 8 del mattino, approfittando dell'uscita del domestico che aveva portato a spasso i cani. Una volta tornato dalla passeggiata, Manansala si sarebbe trovato faccia a faccia con il ladro il quale, temendo che il 61enne potesse allertare le forze dell'ordine, lo avrebbe afferrato per il collo e strangolato. Dopo averlo ucciso, Bandeh sarebbe rimasto per le 10 ore successive all'interno dell'appartamento insieme al cadavere, prima di essere sorpreso dal proprietario di casa, un cittadino israeliano di 52 anni, che lo ha fatto arrestare.
Un lasso di tempo, questo, che il rapinatore ha descritto durante l'interrogatorio di garanzia che si è svolto ieri davanti al gip Domenico Santoro. Bandeh, in particolare, ha raccontato di aver trascorso diverse ore all'interno della casa mangiando e dormendo, ma ha anche detto di non ricordarsi nulla dell'omicidio. La sua avvocata Federica Scapaticci sta quindi valutando la possibilità di chiedere una perizia psichiatrica sul suo assistito al fine di verificare la sua capacità di intendere e di volere al momento dei fatti. Ascoltato l'interrogatorio, il giudice ha convalidato il fermo e disposto il carcere.
Da ulteriori approfondimenti, inoltre, è emerso che poche ore prima della sua incursione nella villa di via Randaccio, Bandeh era stato fermato dai carabinieri per un altro tentativo di furto e poi rilasciato con una denuncia su disposizione dell'autorità giudiziaria.